Il tecnico, corteggiato per diverso tempo, non approderà alla big, che ora deve tornare a caccia di un nuovo profilo
La stagione che volge al termine ha visto, al solito, delle gradite conferme, delle inaspetatte sorprese ma anche delle clamorose delusioni. Tanto in Italia quanto negli altri top campionati d’Europa, c’è chi siè mantenuto su livelli d’eccellenza, chi ha alzato la propria asticella e chi ha incredibilmente fatto ‘flop’. Sebbene probabilmente in Inghilterra sarà ancora il Manchester City la squadra che risulterà campione a fine anno, la Premier è di gran lunga la competizione in cui i valori di partenza sono stati sovvertiti e stravolti come in nessun altro paese europeo.
Basti pensare all’incredibile cammino dell’Arsenal, che rischia di finire con la bellezza di 90 punti ma senza primeggiare su tutte le altre. Al crollo del Chelsea, che non disputerà nemmeno la Conference League l’anno prossimo. E ancora alla delusione Liverpool, aggrappato ad un miracolo per strappare il quarto posto.
E infine al Tottenham, che proprio non riesce ad avere continuità ad alti livelli. La stagione degli Spurs è stata particolarmente tormentata, se consideriamo il burrascoso addio ad Antonio Conte – protagonista di diversi screzi anche coi giocatori – e la promozione a capo allenatore del fido vice Cristian Stellini. Anch’egli successivamente esonerato dopo la clamorosa sconfitta per 1-6 sul campo del Newcastle.
Tornando per un momento al periodo in cui Antonio Conte ruppe con la presidenza degli Spurs, questo coincise perfettamente con l’esonero, che per certi versi resta ancora misterioso, di Julian Nagelsmann. Il rampante tecnico ex Lipsia, protagonista fino a quel momento di un ottimo percorso in Champions League, fu allontanato dal Bayern Monaco a favore di Thomas Tuchel, l’allenatore già silurato da un’altra delle deluse europee dell’anno, il Chelsea di Todd Boehly. L’assunzione lampo dell’ex manager del PSG aveva fatto pensare che il valzer delle panchine potesse chiudersi da subito con l’arrivo di Nagelsmann al club londinese. I primi intoppi nella trattativa nascondevano però delle difficoltà che poi sarebbero emerse chiaramente in un secondo momento.
Si vociferava infatti che Nagelsmann fosse restio, per una serie di motivi, a subentrare in corsa. Ma che fosse più che incline ad accettare l’incarico iniziando da manager la sua nuova esperienza in Premier a partire dalla prossima estate. Obiettivo numero uno degli Spurs, dopo aver vinto la concorrenza di Pochettino – in lizza per un grande ritorno – il tedesco era accreditato dei favori del pronostico. Nulla da fare. Nageslmann ha gentilmente declinato la proposta. Il Tottenham deve rimettersi a caccia di un profilo di spessore che possa portare il club ai fasti sperati. Quelli che si pensava avesse potuto raggiungere, prima o poi, con la gestione Conte.
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