A distanza di mesi, la situazione del brasiliano Dani Alves non accenna a migliorare e la confessione lo mette in una posizione ancora più critica.
Venti minuti. Dura venti minuti il filmato raccolto dalla telecamera personale di uno degli agenti dei Mossos d’Esquadra, la Polizia catalana, il quale mostra la presunta vittima di violenza da parte del calciatore Dani Alves raccontare dello stupro subito. La ragazza di appena 23 anni spiega con dovizia di particolari e non senza momenti di estrema fragilità i fatti risalenti allo scorso 30 dicembre. Una storia terribile e che, ancora oggi, continua a far discutere il mondo del calcio e non.
L’ex giocatore del Barcellona ha spesso cambiato versione dei fatti, ed attualmente è in carcere, rischiando una condanna di fino a 12 anni dietro le sbarre. La giovane donna invece non ha mai ritrattato la sua versione originaria.
Durante ‘El Programa de Ana Rosa’ su ‘Telecinco’ sono state proposte le prime dichiarazioni della supposta vittima rispetto ai fatti verificatesi nel nightclub Sutton di Barcellona. Il video è piuttosto emotivo. Si può notare che uno stesso agente di Polizia invita la donna a farsi forza e ad andare presso la questura per svolgere una regolare denuncia, dopo la visita all’ospedale secondo il protocollo previsto in casi di violenza.
La 23enne non smette mai di piangere, mentre racconta: “Sono andata di mia spontanea volontà in bagno e, dopo esserci scambiati qualche bacio, ho detto a lui che volevo andare via. Ma lui ha detto di no e ha chiuso la porta. Poi ha iniziato a dirmi delle cose spiacevoli, come che ero la sua piccola pu***na e ha iniziato a picchiarmi. Poi ha buttato a terra la mia borsa e mi ha afferrata per i vestiti“.
Il timore della giovane ragazza, come confessa alla Polizia, è che “nessuno mi crederà perché dalle telecamere si vede che entro di mia volontà in bagno“. Nel frattempo, fra i tanti e agghiaccianti dettagli, lei stessa confessa che “c’è stata penetrazione”. Al momento la situazione è ancora in pieno sviluppo. Ma il Giudice che si occupa del caso ha stabilito di non concedere la libertà provvisoria su cauzione, sebbene con le dovute restrizione previste dalla legge, al giocatore brasiliano, che quindi resta in cella. L’ex Barcellona e Juventus è ancora rinchiuso in carcere a Barcellona e una storia da brividi che nessun tifoso di calcio avrebbe mai voluto ascoltare.
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