Conte si trova davanti a una decisione cruciale per il futuro della sua carriera da allenatore, e dalla Premier spunta un’idea stuzzicante.
Il fallimento con il Tottenham brucia, per un tecnico che all’Inter era tornato a dimostrare di essere tra i migliori in Europa. Oggi la situazione di Antonio Conte è più complicata che mai, con il pugliese davanti a una decisione di grande rilevanza per il prosieguo della sua carriera. Le panchina prestigiose che si libereranno in estate scarseggiano, e un’altra soluzione forzata, come furono gli Spurs, lo convince comprensibilmente poco. Resta allora l’idea di un altro anno sabbatico, che però Conte preferirebbe evitare.
Fermarsi a riflettere, a volte, può fare bene, ma per l’ex di Juventus e Inter sarebbe già la seconda volta in cinque anni. Nel 2018, dopo la fine della sua esperienza al Chelsea, attese un anno prima di accettare l’offerta dell’Inter. Per contro, ributtarsi subito nella mischia ha i suoi rischi, come abbiamo visto nell’ultima esperienza londinese. Ma le alternative latitano, visto che anche la probabile necessità del PSG di prendere un nuovo allenatore dovrebbe condurre più facilmente a Mourinho che a lui.
Conte studia le alternative a sua disposizione, ma la scelta che gli si para davanti potrebbe rivelarsi cruciale per il suo futuro. Si tratta di decidere, in maniera abbastanza chiara, che tipo di ambizioni ha e che allenatore vuole essere: di squadra big che lottano per grandi trofei, o di medie con aspirazioni importanti. I risultati li ha quasi sempre portati a casa, questo è indubbio: ad esclusione del Tottenham, ovunque è stato ha vinto lo scudetto. E la Premier League sembra essere il posto ideale per lui, a livello di ambizioni personali: ecco perché restare a Londra potrebbe essere un’opzione vincente.
Sempre a Londra: c’è una panchina ambiziosa pronta per Conte
I posti in panchina delle big del campionato inglese paiono abbastanza bloccati, ma forse uno spiraglio c’è. È noto che il rapporto tra David Moyes e il West Ham è ai minimi storici, e al momento pare probabile la separazione a fine annata. Nonostante le grosse spese della scorsa estate, tra cui quella per Scamacca, gli ‘Hammers’ sono solo 15° in Premier, anche si stanno giocando la semifinale di Conference League. Il club ha disponibilità economiche e voglia di crescere, e Conte potrebbe essere il nome giusto per il futuro.
L’allenatore italiano resterebbe a Londra, appunto, e troverebbe un ambiente ambizioso e ben organizzato. La rosa già oggi è competitiva, anche se potrebbe richiedere un piccolo rinnovamento, ma le possibilità di fare bene ci sono. Il problema, semmai, è: quanto bene? Il West Ham è un profilo interessante, ma non ha i fondi di un Chelsea o di un Tottenham, e parlare di arrivare allo scudetto pare proibitivo, in questa fase. Un accordo potrebbe fare richieste che la società non sarà in grado di soddisfare.
L’ex Inter sembra volere prima di tutto una squadra fin da ora in grado di puntare in alto: la sua priorità è cancellare il flop con gli Spurs e dimostrare al calcio europeo che è ancora un allenatore top. Per questi motivi, sembra ovvio che l’ipotesi West Ham sia da scartare. Ma forse Conte potrebbe cambiare idea, e accettare un progetto più sul lungo periodo, che richieda quella pazienza che finora gli è sempre mancata e, forse, ha rappresentato il suo maggior difetto.