A cinque mesi di distanza dalla morte dell’ex bomber di Juventus e Sampdoria emerge un retroscena: in pochi lo sapevano.
La morte di Gianluca Vialli è una ferita ancora aperta nel cuore degli appassionati di calcio, specialmente dei tifosi della Sampdoria che hanno vissuto, grazie alle gesta del campione lombardo, il miglior momento della loro storia.
Quello Scudetto vinto nel 1990 è ancora oggi scolpito nella mente e nel cuore di ogni tifoso doriano. In questo momento complicato vista la recente retrocessione in Serie B, i tifosi pensano, quasi come in un supporto terapeutico, a quei momenti emozionanti segnati dalle reti di Gianluca Vialli. A distanza di cinque mesi dalla sua terribile scomparsa, viene svelato al pubblico un retroscena sconvolgente riguardante il suo interesse per la società blucerchiata.
Come ben si sa, Gianluca Vialli amava tantissimo la Sampdoria. L’ex calciatore, in più frangenti, assieme ai suoi soci, aveva pensato di prelevarla dandogli un futuro prospero. Se magari oggi Gianluca fosse vivo sarebbe sicuramente uno dei principali pretendenti a offrire alla Samp il futuro che merita. Al momento il destino della società ligure è tutto da scrivere, mancano almeno 35 milioni di euro necessari all’iscrizione all’anno prossimo di Serie B; e manca soprattutto colui che si prenda la responsabilità di onorare tutti i debiti che la società ha nei confronti dei creditori. Tornando a Vialli, l’ex presidente Massimo Ferrero ha rivelato alla Gazzetta dello Sport un retroscena molto interessante legato all’ex attaccante recentemente scomparso.
Dunque, stando a quanto rivela Ferrero, ci sarebbe stato un momento in cui Vialli e i suoi soci stavano per concludere l’affare con l’ex patron: 88 milioni di euro, questa la cifra che fu fissata affinché la società andasse nelle mani del gruppo di Vialli. Tuttavia, mancava la garanzia di Edoardo Garrone, ovvero 25 milioni di euro che sarebbero stati necessari al nuovo impianto societario. Ferrero ha rivelato che Garrone attese fin troppo a dire sì e alla fine fece saltare la trattativa. Era un momento difficile per la Samp: all’epoca in panchina era seduto Eusebio Di Francesco e i risultati stentavano ad arrivare con la paura di scivolare in Serie B che si faceva ogni giorno più concreta. Per questo motivo la trattativa per la cessione della società a Vialli saltò immediatamente.
Massimo Ferrero, nelle ultime battute dell’intervista alla Gazzetta dello Sport, svela un ulteriore retroscena, e cioè che avrebbe dato volentieri la carica di presidente della Sampdoria a Vialli, ma all’epoca l’ex attaccante declinò l’offerta per abbracciare totalmente l’amico Roberto Mancini in Nazionale con il quale avrebbe vinto l’ultimo trofeo più importante della sua carriera: Euro 2020.
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