Da un anno Stefano Tacconi sta combattendo una battaglia importante e tutti i tifosi sono con lui: l’ultimo messaggio è commovente
Tutto è cominciato poco più di un anno fa quando il tempo nella famiglia di Stefano Tacconi si è letteralmente fermato. Era il 23 aprile 2022, l’ex portiere di Avellino, Juventus, Genoa e Nazionale era ad Asti come ospite per la ‘Giornata delle Figurine’ insieme al figlio Andrea.
Quella mattina l’ex calciatore lamentava un forte mal di testa, ma nessuno pensava al peggio. Invece, mentre stava andando all’appuntamento, si è sentito male e si è accasciato. Andrea è riuscito a rimanere lucido, non ha perso tempo chiamando subito l’ambulanza che è arrivata subito e tutto questo è stato anche decisivo per salvargli la vita. Emorragia cerebrale, il primo esito degli esami e subito la corsa all’ospedale di Alessandria che su casi del genere è un’eccellenza in Piemonte. I primi giorni erano stati quelli del dolore, mai rassegnato, che poi poco alla volta ha lasciato spazio alla speranza.
Completato il primo ciclo di cure, Tacconi era stato poi spostato la scorsa estate al Centro ‘Borsalino’ di Alessandria, la struttura per la riabilitazione scelta dalla famiglia insieme ai medici che lo hanno seguito fin dal primo momento. E lì ha fatto tutto il percorso che serviva per progredire, giorno dopo giorno. Lunghi mesi, tra la speranza di tornare presto a casa e la certezza che sarebbe stato un cammino lungo. Ma questa è anche la parola giusta perché finalmente nei mesi scorsi il campione ha ricominciato a camminare con le sue gambe. Un progresso che ha commosso tutti ed è stato documentato da Andrea, diventato di fatto il suo portavoce.
Ma come sta oggi Stefano Tacconi? Il 23 aprile scorso, ad un anno di distanza dal malore, Andrea Tacconi ha pubblicato un nuovo messaggio evidenziando la grande forza del padre. “L’unione fa la forza, la famiglia fa la forza e alla fine non c’è verso, I CAMPIONI VINCONO SEMPRE”.
Poi erano anche arrivate le parole del dottor Luca Perrero, direttore del reparto di Neuroriabilitazione. Il medico ha spiegato che il percorso fatto dal paziente è stato perfino sorprendente e la situazione generale è migliorata sotto moltissimi aspetti. Il lavoro impostato nei mesi precedenti continuerà, anche perché la risposta è confortante e tutti si aspettano che possa continuare su questa strada.
Ora però c’è un’altra novità, perché il 13 maggio Stefano ha compiuto 66 anni. Dodici mesi prima era stato complicato festeggiare, c’era una situazione ancora incerta e tutta l’attenzione doveva essere concentrata su di lui. Oggi come allora, tutti fanno il tifo, a cominciare dalla Juventus che non lo ha mai abbandonato: “Buon compleanno Stefano”, ha scritto il suo vecchio club per celebrarlo. E sono arrivati anche i messaggi dei quattro figli, oltre che di tanti tifosi che non l’hanno mai abbandonato.
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