Svolta clamorosa nel mondo del calcio italiano: la Serie A potrebbe tornare in chiaro sulla Rai dalla prossima stagione.
Ritorno al passato per il calcio italiano. Dopo anni di dominio, a volte esclusivo, delle pay tv, lo sport più popolare del nostro paese potrebbe presto tornare in chiaro, disponibile per tutti sulla televisione del servizio pubblico. La Rai sta per acquistare, infatti, i diritti di trasmissione delle gare del campionato della prossima stagione. Un annuncio clamoroso che accende le fantasie e le speranze di milioni di italiani.
Il tempo delle radioline è lontano. Il calcio è cambiato, e siamo cambiati anche noi. Non stiamo per tornare alle domeniche davanti alla tv con dieci gare in contemporanea alle 15. Nell’epoca del “calcio spezzatino” un ritorno al passato di questo genere sarebbe anacronistico e, per certi versi, controproducente, seppur romantico.
Tuttavia, qualcosa si muove in direzione di un’epoca lontana ma sicuramente più apprezzata dai veri appassionati del mondo del pallone. La Rai è infatti pronta a riportare, dopo tanti anni, la Serie A in chiaro, un traguardo storico che permetterebbe a molti tifosi di poter godere dello spettacolo del calcio senza dover sborsare necessariamente centinaia di euro per abbonamenti di vario genere. Ma quante partite verranno trasmesse in chiaro? Al moment si parla di un solo slot, ma di grandissimo fascino.
Secondo quanto riferito da Repubblica, che ha svelato alcuni dettagli del possibile accordo, la Rai dovrebbe investire per l’acquisto di questo pacchetto di diritti televisivi una somma totale di circa 180 milioni di euro a stagione. Non troppi, considerando il potenziale ritorno pubblicitario.
Per quanto riguarda la gara assegnata, dovrebbe trattarsi di quella del saturday night, il match del sabato sera. Una scelta strategica importante, visto che garantirebbe alla Rai la trasmissione ogni settimana della gara di una big del campionato, considerando che gli anticipi molto spesso vengono assegnati alle squadre impegnate in Europa, in particolare in Champions. Ma non mancherebbero comunque le controindicazioni. Gestire un ritorno di questo genere, e in Rai lo sanno bene, comporterà dei sacrifici e delle critiche. Ad esempio, le contestazioni sulla scelta delle partite da trasmettere, con le tifoserie pronte a lanciare invettive qualora fossero privilegiate determinate squadre piuttosto che altre.
C’è poi la questione palinsesti. Cosa accadrebbe, infatti, a programmi ormai tradizionali per il sabato di Rai 1 come Ballando con le stelle? E come verrebbe gestita la gara in contemporanea con la finale di Sanremo? Considerando che non tutto il pubblico della Rai è anche un appassionato di calcio, è inevitabile che il ritorno del mondo del pallone in prima serata tutte le settimane porterebbe a un certo malcontento per chi per anni è stato abituato a godersi i propri varietà preferiti (per la gioia, in questo caso, della concorrenza su Mediaset).
Insomma, non mancheranno le difficoltà e i possibili ostacoli, più o meno alti. Una cosa però è certa: si va sempre più verso un ritorno alla disponibilità del calcio per le masse. E dopo quanto accaduto negli ultimi anni, con la proliferazione delle divisioni tra Dazn, con tutti i suoi problemi, Sky, Prime Video e ogni altra piattaforma, una notizia del genere non può che essere accolta con soddisfazione dagli appassionati.
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