Fantantonio al solito non le ha mandate a dire a due tecnici già nel suo mirino da mesi: il giudizio è crudo e inappellabile
Già protagonista di innumerevoli discussioni – e specializzatosi ormai nel lancio di dardi avvelenati contro chiunque non gli vada a genio – tanto su quel tecnico quanto su quel giocatore, Antonio Cassano è ufficialmente il nuovo ‘picconatore‘ del calcio italiano.
Celebre, da quando ha smesso di giocare, anche per le sue previsioni spesso clamorosamente fallaci (come quando profetizzò che Erling Haaland avrebbe trovato delle difficoltà agli ordini di Guardiola…), l’ex talento di Bari Vecchia è particolarmente scatenato contro gli allenatori.
Se pensiamo che nel suo mirino, ad un certo punto dell’anno, è finito anche Simone Inzaghi – ora finalista in Coppa Italia e in Champions, e in ottima posizione per un posto tra le prime quattro in campionato -, questo dà l’idea di quanto a Cassano piaccia parlare di questioni tattiche. Di atteggiamento. Di lettura delle gare. Col solito linguaggio colorito, anche dopo la tre giorni europea l’ex Roma e Real Madrid ha sparato le sue sentenze. Con gli annessi polveroni mediatici che ne sono seguiti.
La sua poca affinità, dal punto di vista di idea di calcio, con Massimiliano Allegri ma soprattutto con José Mourinho, è ormai cosa nota. Se però, dopo Siviglia, il giudizio sul tecnico juventino è stato tutto sommato sì severo, ma ancora inserito in un discorso più generale di limiti che da sempre la Juve ha mostrato negli ultimi decenni nelle Coppe europee, quando Cassano, dal suo profilo Instagram, ha iniziato a parlare della prestazione della Roma in quel di Leverkusen, le pareti hanno iniziato a tremare.
“Non è possibile vedere risse, litigi, gente che si butta a terra, dall’inizio alla fine della partita. Non hanno fatto mezza azione, mezzo tiro in porta in 98 minuti“, ha incalzato Fantantonio. “Nel giudizio su Mourinho si andrà avanti sempre per risultati. Ha avuto fortuna nel sorteggio, però io devo parlare di calcio. La Roma è stata una roba a dir poco vergognosa, che non si può veramente capire”, ha continuato.
Non è affatto la prima volta che l’ex fantasista attacca in modo così diretto lo Special One. Reo, a suo dire, di non saper far giocare a calcio le sue squadre. Il portoghese, stuzzicato dai media dopo le polemiche, sempre avviate dal barese, successive al Derby perso il 19 marzo, rispose con ironia alle critiche. Chissà cosa farà ora, dall’alto della sua ennesima finale europea conquistata, quando gli riporteranno i giudizi dell’ex giocatore. Non c’è nemmeno bisogno di dire come la pensano, in merito, i tifosi giallorossi…
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