Dopo l’ottima prestazione nel Mondiale Under 20 per Cesare Casadei si aprono le porte di un clamoroso ritorno in Serie A.
La carriere di Cesare Casadei sembra pronta per decollare dopo l’ottima prestazione nel Mondiale Under 20 dove, con la nazionale italiana, ha battuto i pari età del Brasile. Casadei è stato protagonista della partita grazie ad una doppietta a coronamento di un match giocato ad altissimo livello.
“E’ stata una bellissima emozione, sono molto contento.” Le parole del calciatore rilasciata ai microfoni dell’ANSA dopo il 3-2 con il quale hanno superato la selezione verdeoro. Naturale quindi che per il centrocampista originario di Ravenna, attualmente al Chelsea si stia scatenando un discreto interesse sul mercato. Questa estate Casadei è stato acquistato dal Chelsea per ben 15 milioni di euro, senza che con l’Inter avesse mai esordito in Serie A. Le apparizioni di Casadei in Italia si erano infatti fino a quel momento limitate al campionato Primavera.
Un trasferimento che, secondo molti, era stato giudicato esagerato. Una spesa troppo alta da parte del Chelsea che però, a distanza di un anno, sembra poter raccogliere i frutti della scommessa. Casadei infatti, al di là delle ottime presenze nel mondiale Under 20, ha comunque offerto un discreto apporto, in termini di presenze e minutaggio, al Reading, squadra di Championship che ha prelevato in prestito il calciatore dal Chelsea. I numeri di Casadei fanno si che in tanti pensino a lui come una delle promesse più interessanti del calcio italiano.
Calciomercato, per il Torino c’è l’idea Casadei
Adesso però per il calciatore si potrebbe configurare un ritorno in Italia. Non all’Inter e nemmeno al Cesena, squadra con cui ha fatto la prima parte della trafile nelle giovanili. L’idea Casadei stuzzica e non poco il Torino che potrebbe decidere di dare fiducia al classe 2003 e ingaggiarlo in prestito in vista della prossima stagione.
Una soluzione che, naturalmente, incontrerebbe anche gli interessi del Chelsea. Dopo una stagione disastrosa da parte dei Blues, difficilmente il prossimo allenatore rischierà un ragazzo giovane, seppur talentuoso, in un campionato difficile come la Premier League, con il fardello di dover necessariamente riscattare un’annata storta. A Torino invece potrebbe trovare un ambiente adatto ad un’eventuale esplosione, in una squadra che, con una classifica tranquilla potrebbe regalargli maggiore minutaggio e maggiore possibilità di scendere in campo e confrontarsi ad alti livelli. Per poi magari tornare l’anno successivo al Chelsea da protagonista.