L’attaccante, protagonista di una stagione generosa ma deludente nei numeri, si offre alle milanesi: arriva la risposta
Tanto impegno. Tante botte. Tanto sacrificio per la squadra. Ma alla fine, per un attaccante, quello che contano sono soprattutto i freddi numeri. Che sono impietosi. In 30 presenze di campionato, molte delle quali da subentrato, il giocatore non è mai riuscito ad andare a segno. Apprezzato forse più dai tifosi, entrati ormai in pieno ‘mood’ ‘lotta e suda per la maglia‘, che dalla dirigenza, l’attaccante molto probabilmente verrà messo alla porta alla fine di questa stagione.
L’opzione di rinnovo per altri due anni, esercitabile dalla società, non verrà probabilmente messa in atto. Rischia così di concludersi dopo un solo anno l’esperienza nel club capitolino, che tanto aveva trattato con l’entourage del calciatore per portarlo a Roma a parametro zero. Andrea Belotti è stato una delle più grandi delusioni di questa stagione.
Alcuni intermediari di mercato molto vicini all’ex Capitano del Torino avrebbero già offerto il giocatore ad Inter e Milan. Che in passato, sebbene in momenti diversi, avevano già fatto la corte ad Andrea Belotti, senza mai riuscire a strappare il sì da Cairo, suo presidente lungo tutti i 7 anni di militanza nel club granata. Le dirigenze dei due club meneghini avrebbero già recapitato la loro risposta in merito ad un possibile approdo del ‘Gallo’ sulle rive del Naviglio.
Mourinho gli dice addio, il ‘Gallo’ a caccia di una nuova sistemazione
Accostato per diverso tempo sia ai rossoneri, che erano all’epoca a caccia di un vice-Ibrahimovic, e anche ai nerazzurri, prima che questi virassero su Joaquin Correa, Andrea Belotti ora non scalda più di tanto lo staff tecnico delle due rivali cittadine. Come sottolineato, la clamorosa sterilità in zona gol ha inevitabilmente cambiato il giudizio sul giocatore, che in tutta la stagione è andato a segno solo tre volte in Europa League e una volta in Coppa Italia.
Scartata quindi l’ipotesi Milano, l’attaccante dovrà rimettersi in gioco abbassando probabilmente il livello delle sue ambizioni. Forse è finito il tempo dell’appartenenza ad una grande squadra. Meglio ‘accontentarsi’ di una realtà più piccola. Dove magari tornare ad essere protagonisti alla stregua di quanto accaduto per gran parte della sua esperienza granata.
In cui Belotti era unanimemente riconosciuto come leader. Lo stesso José Mourinho, per quanto abbia apprezzato la voglia di lottare del suo calciatore – preferendolo spesso come titolare a Tammy Abraham, sembra aver dato l’assenso ad una sua partenza.