Non usa mezzi termini l’ex bandiera della Juve. Ecco cosa ha detto in relazione al gesto dopo la finale di Europa League.
In casa Roma si guarda con rammarico alla recente sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia. La squadra giallorossa aveva puntato molto sulla coppa e il modo in cui è maturata, solo ai calci di rigore dopo che la Roma era anche passata in vantaggio con Dybala, aumenta i rimpianti.
Un amaro in bocca per tutti i tifosi della Roma. La delusione e la rabbia sono state evidenti nelle reazioni di uno sparuto gruppo di sostenitori giallorossi, che hanno manifestato il loro disappunto attraverso cori e insulti diretti all’arbitro Taylor, anche all’aeroporto di Budapest.
L’atteggiamento dei tifosi romanisti nei confronti dell’arbitro ha però suscitato una forte reazione negativa sui social, dove l’indignazione si è diffusa rapidamente. Non solo gli stessi tifosi della Roma, la maggioranza, ma anche molti altri appassionati di calcio hanno condannato il comportamento dei sostenitori giallorossi, ritenendo inaccettabile l’uso di cori e insulti.
Roma, insulti all’arbitro. Marchisio difende il direttore di gara.
Un gesto di solidarietà nei confronti dell’arbitro Taylor è arrivato anche da Claudio Marchisio, ex centrocampista e bandiera della Juventus. Marchisio ha voluto dimostrare il suo sostegno al direttore di gara attraverso un lungo post su Instagram in cui di certo non le ha mandate a dire. La posizione dell’ex bianconero è stata netta e senza mezzi termini.
Marchisio infatti ha attaccato pesantemente i tifosi della Roma che in quel frangente non hanno avuto rispetto del fatto che l’arbitro era con la moglie e la figlia e che quindi, al di là della stigmatizzazione del gesto in se, c’è stato anche il coinvolgimento di due persone che nulla hanno a che fare con quanto accaduto in campo.
“25 mila tifosi hanno colorato Budapest con i colori della Roma” ha esordito Marchisio complimentandosi con quanto fatto dai tifosi giallorossi. Il Principino però poco dopo è costretto ad andare sull’episodio dell’arbitro. E lì Marchisio non le manda certo a dire, prendendo una posizione molto netta sulla questione, arrivando anche ad utilizzare parole decisamente forti.
“Una decina di loro all’aereoporto si è però purtroppo resa protagonista di una scena schifosa. Anthony Taylor in quel momento non era un arbitro ma solo un padre e un marito. Era con la sua famiglia. Avete attaccato non un arbitro, ma una famiglia. Non è calcio, non è tifo. E’ semplicemente una roba schifosa a cui dobbiamo dire basta.”