Fare sesso è più che naturale, ma può togliere forza e dinamismo se fatto prima delle partite? Parla il tecnico dell’Atletico Diego Simeone.
Nella vita di ognuno di noi è più che naturale fare sesso. C’è chi lo ritiene come un momento a cui dedicarsi quando si è in pace con se stessi e da fare quando si è tranquilli anche a livello mentale, chi invece bada meno a questo aspetto e lo considera quasi come uno sfogo.
In entrambi i casi questo può comportare fatica anche a livello fisico, proprio per questo c’è chi ritiene sia sbagliato per uno sportivo avere rapporti prima delle partite nella convinzione che questo possa influire sul suo stato fisico. Non a caso, spesso c’è chi addebita un rendimento insufficiente all’eccessiva quantità sessuale. Ma dove sta la verità? Il “Cholo” Simeone sembra avere le idee chiare.
Uno dei temi che fa spesso discutere addetti ai lavori e medici è certamente il sesso prima delle partite. Controllare l’attività sessuale degli sportivi è certamente difficile, soprattutto all’estero, dove c’è raramente c’è l’abitudine di fare il ritiro alla vigilia delle partite, che è possibile quindi trascorrere con mogli e fidanzate.
Muhammed Alì addirittura sosteneva che l’astinenza potesse essere l’ideale per migliorare le performance sportive, mentre Antonio Conte, uno sempre rigido con i suoi giocatori, aveva manifestato una teoria ben precisa: “Deve essere fatto con il minor sforzo possibile, con la partner o la propria moglie, così non si è costretti a una prestazione eccezionale. Meglio se lei sta sopra”.
In Spagna le persone non sembrerebbero avere un’attività sessuale così intensa e frequente. Secondo un recente studio, infatti, la media sarebbe di 56 volte l’anno, il che significherebbe un rapporto sessuale a settimana. Niente di eclatante quindi, almeno per i giovani, che dovrebbero avere istinti più sviluppati.
Una statistica che non sembra essere accolta in modo favorevole dall’allenatore dell’Atletico Madrid, che non guarderebbe in modo favorevole i suoi giocatori se si comportassero così: “Cinquantasei l’anno vuol dire quattro al mese – ha detto Simeone in un’intervista a Cadena Cope -. Se fai sesso quattro volte al mese non puoi giocare nella mia squadra. Diciamo che da noi abbiamo una buona media”.
A riguardo si è espressa anche Roberta Rossi, presidente dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, che ha voluto dare un parere scientifico: “Oggi questa indicazione all’astensione alla pratica sessuale nei giorni precedenti agli incontri importanti è più limitata e meno convalidata sul piano scientifico. L’unico effetto “collaterale” può essere quello di una maggior spossatezza“.
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