Mazzata per la squadra italiana, che vede dunque sfumare ogni possibilità di rinascere ed evitare la retrocessione. In arrivo la sconfitta 0-3.
La stagione di calcio in Italia sta giungendo alla naturale conclusione. In Serie A manca soltanto capire chi tra Spezia e Verona retrocederà, nello spareggio tra le due terz’ultime in classifica che si disputerà domenica 11 giugno.
In Serie B invece si attende di capire chi tra Bari e Cagliari raggiungerà il paradiso della promozione in massima serie, nella finale dei playoff stagionali. Mentre si sono già consumati i cosiddetti playout salvezza, ovvero lo scontro diretto tra terz’ultima e quart’ultima della regular season.
Il campo ha dato ragione al Cosenza, squadra calabrese che sembrava letteralmente destinata a crollare in C, ma è stata invece abile e concreta a sconfiggere il Brescia nello spareggio per la salvezza. Il pareggio del cosentino Meroni nei minuti di recupero ha condannato la Leonessa alla retrocessione, scatenando l’ira di un’intera città.
È successo di tutto nel playout di ritorno tra Brescia e Cosenza disputatosi giovedì 1 giugno. Dopo il gol del vantaggio di Bisoli, che pareggiava i conti dopo lo 0-1 subito all’andata, il Brescia si era fatto rimontare a causa del colpo di testa di Meroni al 95′ minuto. Un gol decisivo, preso malissimo dagli ultras bresciani.
Negli ultimi secondi di partita, con il Brescia riversato in avanti per cercare un disperato gol salvezza, dalla curva è stato lanciato di tutto. Razzi, fumogeni, indirizzati soprattutto al portiere cosentino Micai. Inoltre è partita anche la classica invasione di campo da parte dei tifosi, stavolta solo per mostrare tutta la propria rabbia nei confronti della squadra di casa.
Da qui la decisione dell’arbitro Massa di sospendere la partita, quando mancavano giusto una manciata di minuti alla conclusione. Il fischietto ligure ha preferito chiuderla anzitempo, ma ciò verrà esaminato dal Giudice Sportivo. In arrivo una sconfitta a tavolino per 0-3 per il Brescia, che decreterà ufficialmente la retrocessione dei lombardi, già ottenuta sul campo.
Inoltre il club rischia una maxi-multa per gli accadimenti durante l’incontro e anche la squalifica dello stadio Rigamonti, che potrebbe venire chiuso all’inizio della prossima stagione per un paio di turni. La violenza degli ultras non si è placata sul campo. Alcuni tifosi e malviventi hanno incendiato le automobili dei calciatori del Brescia. Un vero inferno, che si tramuterà in incubo per il Brescia di Massimo Cellino, destinato a ripartire dalla Serie C e con una stangata da parte della Lega.
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