Gianluca Vialli e la rivelazione toccante di chi lo ha conosciuto. Di chi lo ha avuto al suo fianco nel momento più difficile della sua vita.
Cinque mesi sono trascorsi ma il tempo non è ancora riuscito a rimarginare la ferita. Quel 6 gennaio 2023 ciascuno di noi ha perduto qualcosa. Chi ha avuto il piacere, e la fortuna di conoscere Gianluca Vialli, ha perduto l’amico, il conoscente, il collega o l’ex collega.
Un popolo sterminato di milioni di persone, appartenenti a generazioni diverse, di fedi sportive diverse, che Gianluca Vialli lo hanno visto soltanto in tv, hanno perduto un compagno di viaggio, cresciuto insieme a loro e che a loro ha regalato innumerevoli emozioni.
Passa il tempo ma a parlare, a scrivere, a ricordare il giovane, grande uomo nato a Cremona, si prova sempre la medesima sensazione, ovvero quel sincero rimpianto di non poterlo più vedere sorridere. Con quel sorriso che invitava a sorridere a tutti, agli amici, agli avversari, perfino alla malattia che alla fine lo ha portato via. In questo universo di umanità che non può, e non vuole, dimenticare Gianluca Vialli, c’è anche Michele Padovano.
Gianluca Vialli e la rivelazione toccante
Sono stati compagni di squadra alla Juventus per due anni. Michele Padovano, torinese di nascita e granata di fede calcistica, ha giocato due sole stagioni con la maglia bianconera. Ma tanto gli è bastato per entrare nella storia del club torinese.
In un’intervista rilasciata ad Alessandro Bonan, durante Calciomercato L’Originale, Michele Padovano ha ricordato come e quanto Gianluca Vialli sia stato vicino a lui e alla sua famiglia durante il periodo più difficile della sua vita. Una presenza costante che costantemente gli ripeteva di non mollare. Mai. E se Michele Padovano non ha mai mollato è stato anche grazie ad un amico vero come Gianluca Vialli. I due hanno condiviso tanti momenti insieme, belli e meno belli ma Gianluca è sempre rimasto.
I tifosi della Juve ricordano la vittoria della Champions League di Roma dove i bianconeri trionfarono ai calci di rigore contro i campioni dell’Ajax. Michele Padovano, in quell’occasione, ha realizzato il terzo di quei rigori decisivi e questo lo colloca, di diritto, nella storia della Juventus.
Terminata l’attività agonistica e in procinto di intraprendere una nuova carriera come dirigente, la sua vita è stata sconvolta da uno scandalo giudiziario che terminerà soltanto diciassette anni dopo quando sarà assolto dall’accusa di aver finanziato un traffico di droga in Marocco, nel 2006. In quell’interminabile lasso di tempo gli amici, o presunti tali, ad uno ad uno sono scomparsi. Ma non Gianluca Vialli. Lui c’era sempre, e comunque.