Arrivano cattive notizie per la famiglia di Michael Schumacher, proprio quando i tifosi speravano finalmente in una svolta positiva
Lo sport è fatto di campioni, di risultati e di dinastie. Come quella della famiglia Schumacher, con Michael che ha messo sette titoli mondiali in bacheca aprendo e chiudendo l’ultimo ciclo vincente della Ferrari.
Dopo il suo ritiro e quello di Ralf, oggi tocca al figlio Mick Schumacher e c’è una domanda che rimase sospesa nell’aria. Cosa sarebbe successo alla carriera del 23enne tedesco se suo padre fosse stato presente stabilmente sulle piste al suo fianco? Perché già prima di quel fatale incidente a Méribel di fine 2013 lui aveva deciso di seguire le orme del padre. Però adesso sta diventando tutto più difficile, anche per paradosso portare quel cognome sulla carta d’identità.
A fine 2022 è cambiato tutto: lui ha deciso di rompere con la Ferrari Driver Academy, non vedendo sviluppi nella sua carriera. E la Haas gli ha dato il benservito puntando su piloti con maggiore esperienza al volante. A risolvere in parte la situazione hanno pensato Toto Wolff e la Mercedes che hanno colto la palla al balzo. Così Mick in questa stagione sta facendo da terzo pilota e collaudatore. Un ruolo importante ma secondario, che lui sta cercando di vivere al meglio.
Fino ad oggi il suo lavoro è stato soprattutto al simulatore, come tocca a tutte le riserve. E sta lavorando anche molto bene come hanno riconosciuto Lewis Hamilton e George Russell dopo il GP di Spagna chiuso al secondo e terzo posto. Entrambi hanno ammesso che i consigli di Schumi jr., sono stati preziosi per cambiare la strategia delle loro monoposto e fare progressi decisivi.
Un attestato prezioso per la sua autostima perché arriva da due colleghi importanti. Così come è stato prezioso finalmente scendere di nuovo in pista con una monoposto ufficiale. Mick Schumacher infatti è stato tra i protagonisti dei test Pirelli andati in scena al Montmelò nei giorni successivi al Gran Premio di Spagna.
In tutti 152 giri che gli sono serviti per dare indicazioni utili al costruttore ma anche al suo team, visto che ha portato in pista un nuovo pacchetto di aggiornamenti. La verità però è che al momento nessuno sa con certezza cosa potrà succedere a Mick dalla prossima stagione. Il primo ad avere dubbi è proprio il suo mentore, intervistato dal portale tedesco SportBild.
Forse anche nel 2024 per Schumacher non ci sarà posto in griglia, questa è una realtà: “Anche io vorrei che Mick trovasse un sedile da titolare, lo meriterebbe. Ma la situazione del prossimo anno è sfavorevole, credo che solo nel 2025 qualche porta si aprirà di nuovo”. In realtà una possibilità è quella del sedile Williams, scuderia che viaggia con i motori Mercedes.
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