Silvio Berlusconi, scomparso a 86 anni, aveva un rapporto individuale con i propri calciatori. Ronaldo il Fenomeno non faceva eccezione.
Come raccontato da tutti i media, italiani e non, Silvio Berlusconi è morto stamattina presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dove si trovava da venerdì scorso. Il fondatore di Forza Italia recentemente aveva superato una brutta polmonite, ma stavolta
la leucemia mielomonocita cronica non gli ha dato scampo. Che la situazione si fosse aggravata era apparso chiaro quando già nelle prime ore della mattinata, il fratello Paolo e le figlie Marina, Barbara ed Eleonora erano accorse al capezzale dell’imprenditore. Nonostante lo stato fisico decisamente precario, il signore della tv privata italiana, anche alle ultime amministrative aveva invitato gli elettori per recarsi a votare con un video. Ovviamente ad essere toccata in particolare è tutta la Comunità del suo partito, Forza Italia da sempre viene identificata col volto del Cavaliere.
Berlusconi ha segnato la storia del calcio italiano e non solo. Da proprietario del Milan, ne è stata la bussola dal dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017, ha vinto ben 29 titoli. Stiamo parlando di otto scudetti, cinque Champions League, una Coppa Italia, sei supercoppe italiane, due coppe intercontinentali e una coppa del mondo per club. Quest’ultimo trofeo vinto il 16 dicembre 2007 a Yokohama, superando il Boca Juniors 4-2. Di quel gruppo faceva parte anche Ronaldo Luis Nazario de Lima, per tutti il Fenomeno.
Ronaldo ha vestito la maglia rossonera per soli 18 mesi, da gennaio 2007 a luglio 2008, per il suo cartellino Berlusconi versò al Real Madrid 7,5 milioni di euro. Il trasferimento del centravanti fece rumore, lo stesso protagonista, nel 2021, ha spiegato perché accettò di andare sulla sponda nerazzurra di Milano. “Volevo tornare all’Inter e ho fatto di tutto per tornare all’Inter. Ho aspettato il più possibile per dare all’Inter il tempo di dire sì o no, quando non arriva né un sì né un no, vuol dire no”, spiegò l’ex Barcellona, come riporta tribuna.com.
Ronaldo ha quindi ammesso come quella fosse una scelta impopolare, ribadendo che non era la prima presa nella vita di quel tipo. Il brasiliano ha quindi aggiunto qualcosa sui rapporti con il club rossonero. “Berlusconi e soprattutto Galliani mi hanno amato moltissimo: è un ricordo che ancora oggi mi fa sorridere. Il rapporto si è rotto ma la stima è rimasta”. Il due volte Pallone d’Oro, parlando alla Gazzetta dello Sport, lo scorso 21 ottobre ha rivelato un episodio avvenuto con Berlusconi protagonista.
“Veniva negli spogliatoi a dire come dovevamo tirare i calci d’angolo. Erano un po’ di partite che no segnavamo sui corner e lui veniva a dirci come andavano tirati. Ancelotti, ci faceva ascoltare. Diceva sempre ‘si, si, si’. Poi quando usciva Berlusconi ‘Torniamo alle nostre cose’”, ha affermato Ronaldo col sorriso sulla bocca.
Ronaldo con i Milan ha giocato solo 20 gare, segnando 9 reti e fornendo 5 assist. Da svincolato nel gennaio 2009 andò al Corinthians, dove restò fino al 2011 prima di ritirarsi.
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