Il club è fallito, 60 giorni per l’Eccellenza

Dopo l’istanza di fallimento presentata dal tribunale cittadino, il club non ha potuto iscriversi al campionato di C: gli scenari possibili

Un vero e proprio incubo. Forse, anzi certamente, in qualche modo annunciato dall’istanza di fallimento presentata dal tribunale cittadino che, proprio alla vigilia del primo turno di Playoff nazionali contro il Lecco – poi autore di una cavalcata trionfale che l’ha portato in B a 50 anni di distanza dall’ultima volta – aveva in qualche modo preparato al peggio.

il club è fallito
il Pordenone è fallito (Lapresse) Calciomercatoweb

Con un bilancio consuntivo (quello del 2022) che aveva registrato una perdita di esercizio di 6 milioni e 756 mila euro, e un patrimonio netto passato da 2 milioni e 409mila euro a un passivo di 1 milione e 300 mila euro, era inevitabile che ci fossero delle conseguenze pesanti. Irreversibili. E dolorose. Per il Pordenone ora si mette malissimo.

Il debito nei confronti dello Stato, pari a poco più di 7 milioni e mezzo, da corrispondere al fisco e agli enti previdenziali, non consente molti margini di manovra. Come già dichiarato a fine maggio alla stampa dal Procuratore di Pordenone Raffaele Tito, la situazione era ed è tale che ‘se anche il Pordenone conquistasse la Serie B, le cose non cambierebbero‘.

Il destino del Pordenone: gli scenari

Un vero e proprio macigno sulla storia e sul futuro di un club, quello friulano, che negli anni aveva imparato a sorprendere tutti. Il Pordenone ha vissuto grandi stagioni negli ultimi anni, ha sfiorato la serie A (fece i Playoff nel 2021) e partecipò ad una dignitosa Coppa Italia. Era il Dicembre del 2017, quando a San Siro i neroverdi furono sconfitti dall’Inter solo ai calci di rigore, agli ottavi di finale.

Come detto, non è stato possibile iscriversi al campionato di C, che avrebbe dovuto essere un’altra occasione per tentare la risalita in cadetteria. Il club ha già emesso una nota ufficiale con cui si impegna, attraverso gli avvocati, a garantire la continuità sportiva del club. Ripartendo dalla Serie D o dall’Eccellenza. E mantenendo la stessa denominazione sportiva e sociale. Per fare questo però, va accolta la richiesta di ‘sospendere l’istanza di fallimento per 60 giorni, periodo nel quale avviare le azioni indicate nella relazione stessa‘.

Tifosi Pordenone in trasferta
I tifosi del Pordenone, preooccupati per la sorte del club (LaPresse) – Calciomercatoweb.it

Anche qualora non si arrivasse ad evitare il fallimento vero e proprio del club detenuto dal presidente Mauro Lovisa, ci sarebbe il Comune di Pordenone pronto a fare la sua parte. Come già successo in passato in tante altre parti d’Italia e per tante altre società. In questo caso, se le istituzioni dovessero rilevare, con l’aiuto di imprenditori locali, il club, lo stesso dovrebbe ripartire, sempre dalle categorie dilettantistiche, con un nome differente da quello attuale. Sarà sempre possibile poi in futuro, come accadde con la Fiorentina-Florentia Viola, recuperare il nome storico. 

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