L’ex commissario tecnico dell’Italia non si trattiene. Il suo è un durissimo attacco nei confronti del calcio italiano.
Cesare Prandelli da qualche anno ha lasciato il calcio. Dopo l’ultima esperienza nel 2021 sulla panchina della Fiorentina, l’ormai ex tecnico di Orzinuovi, ha deciso lo scorso Marzo di cambiare vita. Questo però non significa che in questi mesi non abbia continuato a guarda con occhio attento ciò che accadeva nel mondo del calcio.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex commissario tecnico della nazionale italiana ha parlato a 360°, toccando vari argomenti. Dallo stato del calcio tricolore al recente exploit sul mercato dell’Arabia Saudita. Per nulla banale, Prandelli ha espresso giudizi che certamente faranno discutere, soprattutto per quanto riguarda il nostro movimento calcistico. E, senza risparmiare qualche provocazione, ha anche dato alcune possibili soluzioni ad un momento che, per il calcio italiano, non è certo dei migliori soprattutto a livello di nazionale, vista anche la recente debacle dell’Under 21.
“Quando ero CT c’era molta più partecipazione.” ha sentenziato con una nota di nostalgia Prandelli. “L’azzurro univa tutti. Ora invece si pensa solo al club.” Una situazione che per Prandelli ha una spiegazione possibile dettata dalle diatribe che coinvolgono i vertici del nostro movimento:
“Lega e FIGC sono come mamma e papà. Se vanno d’accordo viene trasmesso un messaggio positivo. Altrimenti è naturale che poi succede che si pensi al proprio club. Poi, nel caso arriva la vittoria allora tutti sul carro del vincitore.”
Prandelli duro col calcio italiano: “Fino ai 15 anni niente tattica”
Il calcio italiano non genera più talenti. Se ne è accorto anche Cesare Prandelli che, anche se in maniera drastica e provocatoria, prova a dare una soluzione: “Io abolirei la tattica fino ai 15 anni!“. Parere di un allenatore che intravede nel calcio italiano un ossessione per la tattica a discapito della tecnica. “E’ importante, ma non basta di certo, ha chiosato l’ex CT. Parole molto dure che portano a riflettere tutti gli uomini al comando del nostro calcio.
Infine un passaggio sull’Arabia Saudita e sul suo calcio ‘pigliatutto’: “Non hanno futuro! Certo per 4-5 anni il mercato cambierà, ma poi? Non possono trovare ogni anni il Ronaldo e i Benzema di turno.” Per Prandelli la situazione con l’Arabia Saudita è chiara. Si, ci sono tanti soldi in ballo che condizionano e non poco il calciomercato, ma quella del campionato saudita è una bolla destinata presto a scoppiare.