Il calcio italiano è scioccato per le ultimissime notizie sull’ex campione del mondo ed ex leggenda bianconera Gigi Buffon
I club della Serie A devono guardarsi dagli assalti non solo dei top team europei ma anche di quelli dell’Arabia Saudita che hanno risorse pressoché illimitate.
Ultimo in ordine di tempo a cedere alle lusinghe arabe è il centrocampista dell’Inter, Marcelo Brozovic. Il croato sbarcherà nella Saudi Pro League, il massimo campionato saudita, dopo aver sottoscritto un faraonico triennale a 20 milioni di euro a stagione. Il club nerazzurro ha utilizzato questi soldi per acquistare Davide Frattesi, colpo di questa campagna estiva di calciomercato. Comunque, nel mirino dei club sauditi non ci sono solo calciatori della nostra Serie A che, seppure non giovani, hanno ancora qualche anno ad alti livelli da spendere.
I loro famelici appetiti, infatti, non risparmiano neanche glorie nazionali a un passo dall’appendere le scarpette al chiodo. Gigi Buffon, ex campione del mondo ed ex leggenda della Juventus, secondo quanto riportato dalla ‘bibbia’ dei tifosi, la “Gazzetta dello Sport”, avrebbe rifiutato delle offerte estremamente convenienti dal punto di vista economico provenienti dall’Arabia Saudita.
Buffon: un ultimo anno o il ritiro per fare il dirigente
L’ex numero 1 della Nazionale (recordman di presenze in Azzurro con 176 di cui 80 con la fascia da capitano al braccio, altro primato), starebbe valutando l’opzione del ritiro dal calcio giocato per intraprendere la carriera da dirigente. L’annuncio potrebbe arrivare nei prossimi giorni attraverso un post sui suoi canali social e non mediante una conferenza stampa, lontano quindi dal clamore mediatico che inevitabilmente generebbe l’annuncio del ritiro di uno dei più grandi portieri della storia del calcio.
Tuttavia, il classe 1978 non ancora ha scartato del tutto la possibilità di un’ultima stagione con il Parma in modo da rispettare il contratto in scadenza nel giugno del 2024. La mancata promozione in Serie A, con i ducali che si sono arresi in semifinale al Cagliari, poi promosso in massima serie, non gli è andata giù.
Dunque, la voglia di riscatto e di onorare il debito di riconoscenza verso il Parma che lo ha lanciato, giovanissimo, nel grande calcio (esordio in A a 17 anni, il 19 novembre del 1995, in Parma-Milan in cui parò di tutto ai rossoneri allora guidati in panchina da Fabio Capello) potrebbe convincerlo a concedersi un ‘ultimo ballo’. L’ultima occasione per regalare ai tifosi gialloblù la agognata Serie A chiudendo così la carriera come l’ha iniziata: da vero numero 1.