Cristiano Giuntoli, neodirettore sportivo bianconero, lo fa divorziare dalla Juventus. Le dichiarazioni spiazzano tutti.
Il tormentone bianconero si è risolto come tutti i tifosi bianconeri si auguravano. Cristiano Giuntoli è il nuovo direttore sportivo della ‘Vecchia Signora’.
Dopo aver fatto grande il Napoli, laureatosi campione d’Italia, il neo dirigente juventino ha davanti a sé un’altra missione improba: riportare ai suoi antichi splendori una nobile decaduta come la Juventus. I tifosi bianconeri sono, quindi, in attesa di scoprire le prime mosse di Giuntoli, quali talenti, insomma, metterà a disposizione di Massimiliano Allegri.
Ma il tecnico livornese sarà davvero sulla panchina bianconera anche nella nuova stagione? Ebbene sì, a dispetto della conferma da parte del Direttore generale Maurizio Scanavino, la panchina di Allegri torna a essere in bilico in conseguenza dell’insediamento alla Continassa dell’ex Direttore sportivo del Napoli.
Bruce: “Incompatibile con Allegri”. Giuntoli lo manda via dalla Juve
Dunque, se un tormentone è appena terminato, un altro potrebbe fare da sottofondo musicale all’estate dei tifosi bianconeri. Allegri sì o no? E’ il dubbio amletico che tormenta i tifosi bianconeri. Invece in proposito non ha dubbi proprio il neodirettore sportivo bianconero. L’idea di calcio e la filosofia di gioco del tecnico livornese sono incompatibili con quelle dell’ex Direttore sportivo azzurro.
Insomma, non occorre essere un esperto o un addetto ai lavori per rendersi conto che Giuntoli e Allegri, dal punto di vista calcistico, sono agli antipodi. E, infatti, anche per il comico e noto tifoso juventino Bruce, intervenuto a TvPlay, l’ex tecnico rossonero e l’ex Ds azzurro sono incompatibili.
Ragion per cui, per Bruce, esiste ancora la possibilità che Allegri non sia l’allenatore della Juventus nella prossima stagione con tanto di divorzio lampo. In sostanza, la panchina della ‘Vecchia Signora’ torna a essere ‘scottante’ e non certo per la canicola estiva.
Max Allegri ha raccolto i migliori risultati in carriera quando ha avuto agli ordini top player e giocatori già ‘fatti’ limitandosi a gestire un gruppo di stelle senza dare loro un’idea di gioco. Il suo unico schema è la vittoria a tutti i costi, anche ‘a corto muso‘ (locuzione mutuata dal mondo dell’ippica e che indica una vittoria di stretta misura, risicata).
Un modo di ragionare completamente diverso rispetto a quello di Giuntoli, abile sul mercato e bravo a scovare giovani talenti che hanno bisogno di una guida che li valorizzi. Allegri e Giuntoli, sarà davvero difficile combinare il lavoro dei due e c’è curiosità per capire se il tecnico resterà a Torino: ai posteri l’ardua sentenza.