Il tecnico del Manchester City è stato bersagliato da un suo ex calciatore: parole molto forti
Pep Guardiola non è mai stato uno che si è piegato alle volontà di qualcuno e per raggiungere i risultati sportivi che ha ottenuto ha sempre usato la sua testa e le sue idee.
Molti ricorderanno il suo rapporto malandato con Zlatan Ibrahimovic quando allenava il Barcellona. In quel periodo Guardiola dimostrò la sua idea di calcio andando in contrasto con un carattere di ferro come quello dello svedese, mise in campo le sue idee innovative senza tenere conto del passato dell’attaccante che, non a caso, lasciò la Spagna alla volta di Parigi dopo un solo anno. Zlatan ha raccontato nel suo libro i vari diverbi con l’allenatore catalano.
Insomma, il buon Pep sa farsi rispettare e una nuova conferma di tale assunto arriva da un suo ex attaccante. Parliamo di Gabriel Jesus, oggi punto di forza dell’Arsenal di Mikel Arteta. Ebbene, il brasiliano non ha avuto parole dolcissime nei confronti dello spagnolo, anzi ha cercato di demolirlo completamente confermando il tratto a volte un po’ folle di un allenatore che ha cambiato indubbiamente il modo di fare calcio.
A conferma della “pazzia calcistica” di Guardiola – che quest’anno ricordiamo si è inventato uno Stones come mediano davanti alla difesa persino in una finale di Champions League – ci pensa una intervista di Gabriel Jesus nel podcast Denlishow, condotto dal brasiliano Denilson.
Ebbene, la punta dell’Arsenal, una volta aperto il discorso Guardiola, ci ha tenuto a ricordare un episodio assai singolare avvenuto ormai due stagioni fa: “Mise Zinchenko al posto mio in casa contro il Psg in Champions League: una vera e propria follia“, afferma il brasiliano che ricorda quel momento con grande rammarico nel quale addirittura pensò di lasciare la squadra.
“Sono andato in camera e ho pianto dopo aver chiamato mia madre, Zinchenko mi disse che durante la partita si sentì male per me“, ricorda Jesus. Basta questo aneddoto insomma per descrivere la follia tattica di Guardiola e molti pensano che sia stata proprio questa follia a spingere Jesus lontano da Manchester.
Nell’ultima stagione il centravanti brasiliano ha guidato come un veterano l’Arsenal di Arteta portandolo a pochi passi dalla Premier League. In totale il brasiliano ha messo a segno 11 reti e ottime performance sul piano tattico. Destino vuole che sia stato proprio il tecnico spagnolo a “rubare” a Jesus il titolo dopo un’ultima fase di campionato nel quale il City non ne ha sbagliata una.
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