In casa Juventus si continua a parlare della posizione di Massimiliano Allegri, che qualcuno ha chiaramente definito “un’anomalia”.
La Juventus si sta concentrando sulle uscite dei giocatori in esubero e anche su alcuni colpi molto importanti in entrata, tra cui quelli di Romelu Lukaku e quello del centrocampista. La strategia bianconera, come ha tenuto a precisare anche il nuovo direttore sportivo Cristiano Giuntoli, è totalmente condivisa da Massimiliano Allegri, che sta per cominciare la terza stagione di questa sua seconda avventura alla guida della Juventus.
La posizione di Allegri non è mai stata messa in discussione dalla società, almeno ufficialmente. Prima il CEO Scanavino, poi lo stesso Giuntoli hanno tenuto a sottolineare le qualità del tecnico livornese e la sua bravura nel gestire la nave bianconera nella tempesta della scorsa stagione, caratterizzata dalle note vicende extra campo che hanno portato alla penalizzazione di 10 punti in classifica e all’esclusione dall’Europa.
Allegri, dal canto suo, ha dimostrato chiaramente di voler rimanere alla Juventus, dove ha ancora due anni di contratto a 7 milioni di euro a stagione. Il tecnico toscano ha respinto le offerte dall’Arabia ed ha accettato la nuova politica del club bianconero. Non a caso la Juve sta cercando di liberarsi di una serie di ingaggi pesanti.
Dopo aver salutato Cuadrado, Giuntoli deve ora occuparsi di Bonucci e altri giocatori che potrebbero lasciare la Continassa (tra cui Alex Sandro, che ha ancora uno stipendio da 6 milioni di euro l’anno).
La Juve taglia gli ingaggi, ma non quello di Allegri
Eppure, ciò che sorprende i tifosi è che in questa politica di taglio degli ingaggi proprio Massimiliano Allegri non sia stato minimamente interessato. Nonostante due stagioni tutt’altro che esaltanti (zero titoli e un gioco molto spesso difensivo e rinunciatario), l’allenatore toscano è rimasto al suo posto con lo stesso stipendio percepito finora. I sette milioni di euro l’anno garantiti ad Allegri non hanno subito alcun taglio.
Un aspetto che ha fatto notare anche il giornalista Tony Damascelli. In un’intervista rilasciata a Radio Radio, Damascelli sottolinea come il mancato ridimensionamento dello stipendio di Allegri metta in evidenza una situazione “anomala” a livello dirigenziale. Questa rinuncia a tagliarsi lo stipendio, sempre secondo Damascelli, sarebbe decisamente in antitesi con l’affetto per la Juve tanto decantato dal tecnico: “Non venga a parlare di fedeltà“.
Nonostante un precampionato abbastanza positivo tra i tifosi c’è ancora ansia e preoccupazione e nessuno è convinto di Allegri. In tanti sostengono che, al primo passo falso, la tifoseria vedrà nel tecnico il primo responsabile. La stagione sta per cominciare e i tifosi attendono di vedere come il tecnico saprà reagire, stavolta, alle difficoltà.