Il calcio estero è stato sconvolto nuovamente da un episodio a dir poco clamoroso. Nessuno si sarebbe mai aspettato nulla del genere
Nel mondo del calcio gli infortuni sono purtroppo all’ordine del giorno. Per quanto gli atleti siano generalmente prestanti, essendo di fatto la loro professione, ciò non li esonera assolutamente da fratture e altri inconvenienti. Questa volta il limite si è superato. Neanche i medici riescono a capacitarsi di cosa sia successo. Ma facciamo un passo indietro.
All’estero, soprattutto in alcuni campionati, il gioco è certamente più duro che nei principali campionati europei. Questo anche per un approccio al gioco differente, che solitamente poco si sposa con la tecnica e la tattica. Il che non è per forza un difetto, ma è semplicemente un altro modo di intendere il calcio. Ad ogni modo, specialmente in certe competizioni, si predilige per forza di cose un gioco molto più fisico e ad alta intensità.
Questo può inevitabilmente esporre i giocatori ad una mole maggiore di infortuni. Cosa che accade sistematicamente, e alla quale non sembra esserci rimedio. Se non per un maggiore contegno da parte dei diretti interessati, ma quando l’adrenalina subentra non è sempre facile controllarla. Questo è ciò che è successo durante la partita di Copa Libertadores giocata tra Argentinos Juniors e Fluminense.
Il protagonista in negativo di questa vicenda è stato Luciano Sanchez, vittima di un intervento a dir poco spropositato compiuto dall’avversario Marcelo. Il terzino brasiliano ex Real Madrid, infatti, ha agito in maniera scomposta nei confronti del giocatore avversario con un intervento mai visto prima d’ora. L’impatto è stato talmente violento che neanche i medici, in prima linea per la scienza, hanno saputo fornire una spiegazione.
L’intervento “killer” di Marcelo
Il povero Sanchez è stato dimesso nelle ultime ore dall’ospedale, dopo essersi sottoposto ad una delicata operazione in seguito all’intervento da rosso immediato commesso da Marcelo. Il brasiliano è ovviamente scoppiato in lacrime dallo shock, dato che sicuramente non era intenzionale ciò che ha commesso. Ma il danno è stato comunque gravissimo, a prescindere dalla volontarietà o meno del gesto. Oltre a ciò l’ex Real Madrid si è scusato ufficialmente per l’accaduto.
Uno dei medici ha affermato di non aver mai visto niente del genere in oltre 20 anni di carriera. C’è stata infatti una separazione netta della tibia e del perone, cosa che accade di rado. Al giocatore spetterà dunque un tempo di recupero impossibile da determinare.