La nuova Juventus guidata da Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino fa peggio di quella precedente: “E’ un fallimento”
Continua il precampionato della Juve che, dopo la tournèe negli States, lavora intensamente in vista della prossima stagione. Allegri e la società hanno le idee ben chiare.
Finora la squadra bianconera è apparsa in buona condizione e il club ha avuto sicuramente rassicurazioni dalle amichevoli estive. Dunque, la Juventus anche senza eclatanti colpi sul mercato si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato come una delle pretendenti al tricolore, detenuto dal Napoli di Rudi Garcia.
In effetti, i bianconeri, a parte i riscatti di Arkadiusz Milik dal Marsiglia per 7 milioni di euro e di Moise Kean dall’Everton e il rinnovo di Adrien Rabiot, tra i pochi a salvarsi dal naufragio della scorsa stagione, si sono concentrati nella tutt’altro che semplice mission di piazzare gli esuberi.
Graziano Campi: “La gestione degli esuberi è il fallimento di questa gestione”
La parola d’ordine del nuovo responsabile delle operazioni di mercato della ‘Vecchia Signora’, l’ex Direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli, è ridurre il monte ingaggi attraverso la cessione degli esuberi che non incidono in campo bensì sul bilancio bianconero con i loro onerosi stipendi.
Finora, però, i risultati su questo fronte non sono pienamente soddisfacenti. Solo il brasiliano Arthur ha levato le tende per accasarsi alla Fiorentina, con i bianconeri che contribuiranno al suo lauto stipendio, mentre Alex Sandro e Weston McKennie, tra l’altro, tra i più brillanti nel test match contro i blancos (ha messo lo zampino nelle prime marcature dei bianconeri), sono ancora agli ordini di Max Allegri.
Non per nulla il giornalista Graziano Campi ci è andato giù pesante bollando, in un tweet, le difficoltà della dirigenza bianconera nel trovare una nuova sistemazione agli esuberi come un segno evidente del “fallimento di questa gestione“.
Insomma, Graziano Campi non le manda a dire chiamando in causa il nuovo management bianconero che ha raccolto il testimone dal precedente board guidato da Andrea Agnelli, travolto dai procedimenti giudiziari in cui è rimasto coinvolto il club bianconero e pertanto costretto alle dimissioni.
Tuttavia, lo stesso Campi subito dopo corregge leggermente il tiro precisando che “c’è ancora un mese per chiudere, quindi il giudizio è parziale”. Proprio così. Fino al gong finale della corrente sessione di calciomercato tutto può succedere, anche che la Juventus riesca a piazzare tutti i suoi esuberi, motivo per il quale al momento non si può fare altro che sospendere il giudizio sull’operato della nuova dirigenza bianconera.