Non c’è pace nella situazione del simbolo del club, i cui contrasti con la società potrebbero portare a decisioni clamorose
‘C’eravamo tanto amati’, oltre ad esser stato un film di grande successo, è anche una metafora, per lo meno nel titolo, di quello che talvolta accade nel velocissimo mondo del calcio.
Giocatori che fino a poco tempo fa erano considerati simboli assoluti di un club, nonchè risorse tecniche da preservare e custodire gelosamente, diventano poi degli autentici problemi. Esuberi perchè fuori dal progetto tecnico di una squadra, oppure traditori da ‘punire’ per l’annunciata volontà di andar via a fine anno. A parametro zero, oltretutto. La velocità con la quale il calcio brucia determinate certezze impone un minimo di ricostruzione dei fatti, per evigtare che qualcuno possa pensare che la follia si sia impossessata di taluni dirigenti.
Andiamo per esempio a snocciolare i casi di Leonardo Bonucci e Kylian Mbappé. Il primo, 13 anni in maglia bianconera, è ormai un indesiderato alla Continassa. Portatore di un anno di contratto, con un ingaggio di 6 milioni l’anno, il giocatore è stato letteralmente messo alla porta dalla società, che lo ha escluso dagli allenamenti della prima squadra.
I legali del nativo di Viterbo hanno recentemente risposto inviando una PEC e diffidando la Juve a continuare a comportarsi in questo modo: si profila una lunga battaglia legale per una fine di un matrimonio che già si era spezzato nell’estate del 2017, quando Bonucci era passato al Milan cavalcando, parole sue, un momento di rabbia.
Differente, ma comunque al momento avente la stessa conclusione – ovvero l’esclusione dalle partite e non solo della prima squadra – la situazione di Kylian Mbappé, il fuoriclasse francese che ha deciso di dire addio al PSG. Il contratto in scadenza nel prossimo giugno, rinnovabile solo per esplicita volontà del calciatore, verrò fatto decadere dal campione, come ampiamente preannunciato dallo stesso. La risposta di Al-Khelaifi non si è fatta attendere.
Ufficialmente il fenomeno francese non avrebbe chiesto di essere subito ceduto al Real Madrid, come comunque da più parti si continua a vociferare. La volontà di ‘onorare’ il contratto fino in fondo, per poi liberarsi a ‘zero’ ed accasarsi presumibilmente nalla capitale spagnola in ogni caso c’è. Questo scenario non può ovviamente piacere alla dirigenza transalpina. Che, sulla falsariga di quanto la Vecchia Signora sta facendo col suo ex capitano, ha deciso di fare terra bruciata attorno all’attaccante.
Al-Khelaifi, il ricco patron del PSG, ha deciso di usare il pugno di ferro. Spedire in tribuna Mbappé per un’intera stagione sembra ai più un’azione folle. Ma che il numero uno qatariota pare davvero disposto a portare avanti anche per una questione d’orgoglio. Il giocatore, se davvero vorrà liberarsi a costo zero senza far incassare nulla ai francesi, potrebbe dover pagare lo scotto di un anno intero senza vedere il campo. Incredibile.
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