L’ex capitano bianconero, ormai da tempo fuori rosa, non ritiene conclusa la sua esperienza alla Juve: svolta clamorosa
Come prendere 12 anni di onorata militanza – fatti di qualche ‘basso’ ma di molti alti – e gettarli via come se nulla fosse. Trattato come l’ultimo degli esuberi tecnici, degli indesiderati alla Continassa. Veramente strano il destino di Leonardo Bonucci, uno della Juve è stato anche Capitano, uno che la Juve l’ha ‘tradita’ andando via per rabbia al Milan.
Uno che poi è tornato chiedendo scusa. Uno che, soprattutto negli ultimi due anni di magra del club, ci ha sempre messo la faccia. Davanti ai tifosi e davanti ai microfoni. Eppure il calcio, le esigenze economiche e non solo, non guardano davvero in faccia a nessuno. Bonucci, che ha il contratto in scadenza nel prossimo giugno, è ormai ai margini – nei fatti – della rosa bianconera da diverse settimane.
Corteggiato dall’Ajax, che gli aveva fatto una proposta economica importante, il nativo di Viterbo non ne vuole sapere di andar via da quella che considera la sua seconda casa, la Continassa. Al punto tale che, nonostante sia più che chiaro che la Juve voglia liberarsi di lui, Bonucci insiste. Attraverso i suoi legali, il campione d’Europa ad Euro 2020 si è rivolto all’Arbitrato del Coni dopo che la Juventus ha respinto la sua richiesta di reintegro in rosa.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, gli avvocati di uno dei calciatori più rappresentativi della recente storia bianconera avrebbero ufficialmente chiesto che il loro assistito possa essere trattato come tutti gli altri. Come una risorsa tecnica con tutti i diritti e i doveri annessi. Il quotidiano racconta delle difficoltà di Bonucci nelle singole attività normalmente prerogative di un calciatore.
Per esempio alla Continassa il calciatore avrebbe accesso solamente dopo le 19.30, mentre nel resto della giornata si starebbe allenando da solo con un personal trainer allo Sporting. Bonucci, col ricorso al CONI, vorrebbe dimostrare che la Juve ha violato l’articolo 7 dell’accordo collettivo per la tutela dei diritti dei calciatori. I legali ritengono insomma che ci sia stata un’esclusione ingiustificata dagli allenamenti. ‘Punibile’ col reintegro in rosa del giocatore danneggiato da tali azioni.
Nonostante insomma sia più che evidente la volontà della Juve di escludere del tutto il suo ex capitano da qualsivoglia attività tecnica del club, il membro della storica BBC che fu non demorde. Vuole evidentemente onorare fino in fondo il suo contratto col col club che lo ha consacrato ad altissimi livell in Italia e in Europa.
O semplicemente farla pagare a chi lo ha escluso del tutto per la stagione 2023/24, senza nemmeno dargli la possibilità di sbagliare sul campo.
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