Dopo l’amaro pareggio contro la Salernitana, si avverte sempre più tensione nel mondo Roma: anche José Mourinho potrebbe abbandonare la nave.
Non è partita nel migliore dei modi la stagione della Roma. Durante il match contro la Salernitana, andato in scena fra le mura giallorosse dello Stadio Olimpico, non c’era José Mourinho, assente per squalifica al pari di Paulo Dybala e capitan Lorenzo Pellegrini.
Anche il vice dello Special One, Salvatore Foti, era squalificato, ragion per cui la guida tecnica è stata affidata a Stefano Rapetti affiancato da Bruno Conti (poiché non in possesso del patentino Uefa Pro). La prestazione della Roma nel complesso non è assolutamente da buttare via. Anzi, a tratti Gianluca Mancini e compagni si sono resi protagonisti di alcune trame di gioco interessanti.
Per non parlare, poi, della prova sontuosa messa in atto da Andrea Belotti, autore addirittura di tre gol (uno annullato per fuorigioco). Il risultato, però, non è all’altezza delle aspettative. I capitolini sono riusciti a riacciuffare i granata di Paulo Sousa non senza difficoltà, grazie al terzo squillo del Gallo. Allo stesso tempo, fanno ben sperare gli ingressi in campo dei nuovi arrivati, Leandro Paredes e Renato Sanches.
In più, va sottolineata l’ottima partita di Houssem Aouar. Chiaramente, però, questo non basta a risollevare l’asticella dell’entusiasmo nell’ambiente romanista, fortemente compromessa anche e soprattutto per via della frustrante campagna acquisti. Mourinho, come noto, aspetta un centravanti da oltre due mesi.
Il tecnico portoghese, dal canto suo, avrebbe optato volentieri per l’acquisto di Alvaro Morata (era la sua prima scelta), ma i Friedkin hanno deciso di non percorrere tale pista. Il motivo è da ricondurre ai costi troppo elevati. Ne sono saltati altri di obiettivi nelle scorse settimane, Gianluca Scamacca su tutti. Senza contare ciò che è accaduto sul fronte Marcos Leonardo, che potrebbe approdare nella capitale a gennaio.
Ora la Roma insiste per Duvan Zapata, con Tiago Pinto che spera di regalare il più in fretta possibile al proprio allenatore il rinforzo in argomento. Rimane comunque l’ampio ritardo, come evidenziato dallo stesso Mourinho pure nella prima conferenza stampa della nuova stagione.
Non è un segreto come il rapporto lavorativo fra lo Special One e Pinto non sia assolutamente dei migliori, per usare un eufemismo. E adesso la tensione tra i due sarebbe davvero alle stelle. Appare, perciò, altamente improbabile che il percorso intrapreso insieme possa proseguire ancora a lungo.
Anche perché entrambi termineranno i rispettivi contratti nel 2024. Di conseguenza, uno dei due può abbandonare la nave o magare anche tutti e due. Più probabile una permanenza di Mourinho, con Tiago Pinto molto ambito in Liga e in Premier League. Il destino è segnato.
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