Spunta il racconto di un Massimiliano Allegri che avrebbe fatto tremare le mura dell’Allianz Stadium: cosa è accaduto
Lo avevamo sommessamente detto: attenzione a non farsi fuorviare dalla pur bella e convincente vittoria ottenuta ad Udine alla prima di campionato. Del resto anche lo scorso anno la stagione iniziò con un rotondo 3-0 ai danni del Sassuolo in casa, salvo poi vedere subito i bianconeri in difficoltà nelle gare successive.
Lungi dal voler augurare alla Vecchia Signora un campionato sulla falsariga del precedente – sebbene, giova ricordarlo, sul campo la Juve sarebbe arrivata seconda – era lecito attendersi qualche difficoltà al cospetto del Bologna, sempre ben allenato dall’abile Thiago Motta. All’Allianz Stadium è infatti arrivato un sofferto pareggio per gli uomini di Allegri, coi felsinei a lungo in controllo del match dopo il vantaggio acquisito nel primo tempo.
Il match, poi raddrizzato per i bianconeri da una bella incornata di Vlahovic su assit di Iling-Junior, ha vissuto di tanti momenti palpitanti. E anche di diversi conclamati errori arbitrali. Il più rilevante, se non altro perchè motivo del clamoroso sfodo dell’Ad degli emilinai Fenucci a fine gara, ha riguardato un presunto calcio di rigore non assegnato agli ospiti per un intervento dello stesso calciatore inglese su Ndoye, a pochissimi metri dalla linea di porta.
Dagli spogliatoi della casa della Juve è emersa però una diversa versione dei fatti. O meglio un’indiscrezione che sarebbe complementare alle lamentele di fine gara del Bologna. Il protagonista, nemmeno a dirlo, è proprio Max Allegri.
Allegri contro tutti dopo Juve-Bologna: cosa è successo
Come già evidenziato da alcuni addetti ai lavori nonchè da qualche tifoso juventino doc, le decisioni dell’arbitro Di Bello hanno scontentato anche la controparte bianconera. Proprio su questo, ma anche su alcuni comportamenti dei suoi giocatori, che non avrebbero rispettato in pieno le sue direttive, si sarebbe concentrata la furia dell’allenatore della Vecchia Signora. Le urla, racconta La Gazzetta dello Sport, si sarebbero sentite addirittura fino alla sala stampa.
Il livornese Di Bello è finito nel mirino per la mancata assegnazione di un penalty per un intervento di Moro ai danni di Chiesa. Era il 9′ di gioco, all’alba della partita, quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0. Se la Juve avesse poi realizzato il rigore eventualmente concesso, insomma, il match avrebbe potuto prendere una piega totalmente diversa.
Per finire, appare documentato che le ire di Allegri siano state dirette anche nei confronti della panchina bolognese rea, in occasione dell’episodio Iling-Ndoye già citato, di proteste ritenute assolutamente eccessive. Che avrebbero poi condizionato il direttore di gara nel convulso finale.