È uno dei temi spesso riproposti quello di un Max Verstappen sulla scia di Micheal Schumacher, un annuncio ora fa decisamente discutere.
Il pilota della Red Bull è pronto per conquistare il suo terzo mondiale, inseguendo così l’ex driver tedesco che ha conquistato sette titoli, due con la Benetton e cinque con la Ferrari. Può essere sulla scia, c’è chi lo ha “benedetto” ufficialmente.
Il Gran Premio di Monza potrebbe consentire a Max Verstappen di centrare una storica decima vittoria consecutiva, cosa che accade ben di rado in Formula 1. Ha eguagliato Vettel in questo record (sempre targato Red Bull) e potrebbe superarlo proprio nella casa della Ferrari, lì dove c’era un Micheal Schumacher che spesso regalava prestazioni sontuose.
Proprio il paragone tra i due entra nel vivo della discussione. Meglio l’olandese o lo sfortunato pilota tedesco? Verstappen può avere un palmares migliore? Risposte che scopriremo in futuro, ma c’è chi già ha visto una similitudine tra i due.
Verstappen come Schumacher, spiegati i motivi
C’è da dire come un Verstappen era stato proprio compagno di Schumacher, quel Jos che fu protagonista anche di un famoso incendio ai box, per delle immagini raccapriccianti di Formula 1 di metà anni Novanta. Il figlio Max è di ben altra pasta, si è saputo subito imporre e – così come l’ex corridore tedesco – ha una peculiarità: sceglierà il suo compagno di squadra.
Di tutto ciò ne è convinto Ralf Schumacher, che ha sottolineato come la caratteristica di suo fratello era anche quella di scegliere una seconda guida adatta. Nelle parole rese a Sky, Ralf Schumacher ha sottolineato come questa sia una caratteristica dei piloti vincenti, lo fu per Ayrton Senna e fece ciò anche suo fratello alla Ferrari. Proprio perché in qualche modo bisogna accontentare chi riesce a conquistare trionfi e dare lustro alla scuderia e, nel caso dell’ex pilota tedesco, Schumacher “sentiva” la macchina come ben pochi.
Da questo punto di vista quindi, ogni richiesta di Max Verstappen sarebbe esaudita. Nove vittorie di fila, tre (ormai lo diamo per assodato) titoli consecutivi mondiali piloti e costruttori, un ingaggio da 60 milioni di euro dove conquista puntualmente tutti i bonus, e ora la scelta del secondo pilota.
Il driver olandese non ha un grande rapporto con Perez, lo sta dimostrando in pista andando a infierire contro il suo collega e con distacchi sempre più ampi. La soluzione sarà di trovare un pilota gradito a Max ma anche maggiormente competitivo, come nel caso di Ricciardo o Norris.