La Nazionale Italiana è pronta per intraprendere un nuovo cammino con Spalletti, ma non sembra essere finito il braccio di ferro tra la FIGC e Roberto Mancini.
La Nazionale Italiana, consapevole del cammino insidioso da dover affrontare per raggiungere con certezza gli Europei del 2024, è già concentrata sul lavoro da fare. Non si può perdere la concentrazione, cosa che sa molto bene anche Luciano Spalletti. Per guardare al futuro bisognerebbe però tagliare con il passato, cosa ancora non avvenuta con Roberto Mancini. È ancora braccio di ferro con la FIGC? Le ultime novità.
Roberto Mancini ha dato le dimissioni da CT della Nazionale Italiana ormai qualche settimana fa. Non senza polemiche. Al suo posto è stato scelto e fortemente voluto dalla FIGC e dal suo presidente Gabriele Gravina come nuovo commissario tecnico Luciano Spalletti.
Eppure il filo conduttore con il passato non sembra ancora essersi del tutto reciso. Nonostante il fatto che lo stesso Mancini si sia ormai trasferito in Arabia Saudita dove ad aspettarlo c’era un contratto da non pochi milioni di euro. Il passaggio alla panchina della nazionale araba non è stato perciò sinonimo di cambiamento radicale. Perché la FIGC, stando alle ultime de ‘La Repubblica’ potrebbe contestargli alcune clausole.
Mancini-Italia, non è ancora finita: la FIGC non sembra voler passare sopra a quanto accaduto. Le ultime novità
Secondo quanto riportato da ‘La Repubblica’, nel contratto che ha legato per diversi anni Roberto Mancini all’Italia ci sono alcune clausole ben specifiche. E a queste si ricollegherebbero delle penali, potenzialmente esercitabili (tanto da una parte quanto dall’altra) in caso di rescissione anticipata. O meglio, in caso di decisione di rescindere unilateralmente. Come lo stesso Mancini ha poi fatto.
La FIGC starebbe perciò, dal canto suo, pensando alle prossime mosse da attuare. Mancini nello specifico non ha contribuito alla qualificazione ai Mondiali dello scorso anno e non ha portato a termine la qualificazione agli Europei del 2024, competizione per cui l’Italia ancora concorre.
Sono proprio queste due situazioni che potrebbero mettergli il ‘bastone tra le ruote’. Secondo le norme stilate dalla FIFA, infatti, la FIGC potrebbe chiedere un risarcimento danni. La possibilità che questo avvenga non è affatto remota, anche se finora l’organo preposto non si è mosso in via legale. Non resta che attendere i prossimi giorni per capire se questa situazione vedrà nuovi sviluppi.