È un giocatore finito. Continuano, inarrestabili, i commenti riguardanti Juventus-Bologna di domenica scorsa. Le parole di un ex bianconero.
C’era una volta Udine, la Dacia Arena ed una squadra che per 45 minuti ha mandato fuori di testa commentatori, addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati.
Un po’ come avviene nelle favole dove “il rospo si è trasformato in un bellissimo principe” dopo un bacio incantato, in campo la brutta, noiosa, svogliata Juventus di qualche mese fa ha mostrato il suo volto più bello. Corta, aggressiva, veloce e, soprattutto, vogliosa di fare. Una settimana dopo l’Allianz Stadium è gremito. I tifosi hanno voglia di gustarsi dal vivo il bel principe e vedere, finalmente, qualcosa di diverso dal recente, grigio passato.
Ma il Bologna di Thiago Motta ha fatto comprendere immediatamente come l’effetto del bacio incantato fosse già svanito. In campo si è rivista la brutta, noiosa, svogliata Juventus di qualche mese fa, macchiata da errori vistosi. Alla fine è stato pareggio, ma la gara di Torino ha lasciato strascichi profondi. Una Juventus quasi inguardabile per un tempo, con in più la netta sensazione che vi sia del malcontento latente. Iniziando proprio da Allegri.
Su Juventus-Bologna e su tutto ciò che ha rivelato la partita di domenica scorsa, ha parlato un grande ex della Juventus, Fabrizio Ravanelli.
È un giocatore finito
Fabrizio Ravanelli è intervenuto ai microfoni di TvPlay e ne ha dette di cose riguardanti la sua Juventus. La sua analisi su Juventus-Bologna parte dalle scelte, anzi da una scelta di Allegri:
“Stimo Max ma non capisco come si possa insistere su Alex Sandro. Secondo me ha sbagliato sul primo gol. Non capisco a cosa possa portare farlo giocare titolare. Ha 30 anni, è in scadenza e viene da stagioni deludenti”. Un pensiero, quello dell’ex Penna Bianca, che troverà d’accordo la quasi totalità dei tifosi bianconeri.
Proseguendo poi la sua analisi su TvPlay, Fabrizio Ravanelli ha posto l’accento sui numerosi errori commessi in fase difensiva dalla Juventus contro una formazione come il Bologna che gioca corta e con un atteggiamento sempre aggressivo. Errori che non sono più tollerabili.
Una partita che ha quasi cancellato tutte le impressioni positive di una settimana prima. All’Allianz Stadium si è rivista una vecchia Juventus, che ha riproposto, in serie, tutti i vecchi problemi e difetti. Ma l’amore di Ravanelli per i colori bianconeri non può rimanere nascosto a lungo e, alla fine, vi sono parole dolci per due giovani talenti bianconeri. Il primo è Miretti: “L’ho apprezzato tantissimo. Ha una qualità incredibile nel sapersi smarcare“.
Mentre su Fagioli ha detto che: “In certi frangenti ieri mi è sembrato Pirlo“. Non proprio un paragone da niente. La Juventus dispone di un buon organico, nonostante un mercato in quasi in totale immobilità. L’importante, secondo l’ex grande attaccante perugino, è non continuare a sbagliare le scelte, perché se è umano sbagliare, perseverare è diabolico, oltreché dannoso.