Berardi è furioso: non ha digerito la scelta finale del Sassuolo. I piani comunque non cambieranno per lui
L’attaccante del Sassuolo, Domenico Berardi, è furioso per quanto accaduto in questi giorni. Il giocatore non ha digerito come si è conclusa la vicenda che lo riguardava e la notizia lo ha lasciato interdetto. Ad ogni modo è tutto fatto e i piani non cambieranno, almeno non nell’immediato. Il classe ’94 dovrà farsene una ragione.
Berardi è un’autentica bandiera per i neroverdi, dove è approdato nel 2010 nelle giovanili per poi essere lanciato in prima squadra nel 2012. Non conosce club diverso dal Sassuolo nella sua carriera. Anche per questo, alla soglia dei 30 anni, è consapevole che questi sono gli ultimissimi anni per strappare un contratto con una big, cosa che il suo talento cristallino meriterebbe da molto tempo.
Ogni anno sono tantissime le voci di addio e i top club che lo desiderano, ma alla fine resta sempre al Sassuolo. Forse frenato anche da un carattere un po’ fumantino. Il calciatore ha debuttato in serie A con una doppietta dimostrando il suo valore e certificando la buona scelta del club neroverde.
Berardi furioso, ma i piani non cambieranno
La situazione era la stessa anche quest’estate. Il campione d’Europa (con l’Italia nel 2021) ha fatto registrare due seri interessamenti. Quello della Lazio e quello della Juve. Il primo è naufragato nel corso delle settimane, nonostante la volontà di Sarri che lo voleva a tutti i costi. Troppo alto il prezzo stabilito da Carnevali (30 milioni di euro) per Lotito. Il patron della Lazio ha chiuso ogni discorso con un’uscita infelice sullo stesso giocatore.
L’ipotesi più concreta si è rivelata essere quella dei bianconeri, la meta preferita dal calciatore calabrese. Non è un mistero che Berardi sognava (e probabilmente sogna ancora) di vestire il bianconero un giorno. Tanto da esporsi in prima persona durante il ritiro: “Non so se resto“. Anche qui però la sua volontà (e quella della Juve) si è dovuta scontrare con quella di Carnevali e del Sassuolo che hanno posto un veto sulla sua cessione a meno di una proposta da circa 30 milioni di euro a salire.
Il giocatore le ha provate tutte per divincolarsi, anche chiamandosi fuori dalle prime uscite stagionali. Dionisi non lo ha convocato per i primi due impegni con Atalanta e Napoli, asserendogli problemi fisici e permessi familiari (è nato il suo secondo figlio). Ma sarà davvero andata così? Resta difficile non ipotizzare che dietro le esclusioni ci siano anche i mal di pancia e la testa altrove. Ma alla fine Berardi dovrà farsene una ragione: il Sassuolo ha detto no, resterà almeno un altro anno a Reggio Emilia.