Non c’è pace per il calciatore azzurro, alle prese con l’ennesimo infortunio: la situazione preoccupa non poco
‘Fastidio al flessore destro‘, e addio Nazionale. Solo nella settimana precedente la noia fisicca aveva invece riguardato l’adduttore sinistro, che gli aveva pregiudicato la possibilità di scendere in campo dal primo minuto nella sfida di campionato. Salvo poi, a causa dell’infortunio di un altro big, entrare nel corso del primo tempo e giocare sul dolore. Una prassi che purtroppo, alla lunga, sta condizionando l’integrità fisica del capitano giallorosso.
Ci stiamo riferendo, ormai non è un mistero, a Lorenzo Pellegrini, e al suo piccolo grande calvario fatto di tanti infortuni. Fortunatamente nessuno di grave entità, ma il numero di stop e gli impegni saltati – tanto in campionato con la sua Roma quanto appunto in Nazionale – cominciano ad essere tanti. L’allarme è scattato da tempo, per lo meno dalla scorsa stagione. Quando il romano, con la formazione giallorossa chiamata a delle gare da dentro-o-fuori sia in Serie A che soprattutto in Europa League, aveva bisogno di lui.
E Lorenzo ha risposto presente, pur stringendo i denti e imbottendosi di antidolorifici. Sul momento, l’obiettivo è stato così raggiunto, ma è chiaro che nel medio-lungo periodo il calciatore abbia risentito delle paturnie di un fisico sottoposto ad eccessivo stress. Il giornalista Roberto Maida, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio’, si è fatto una precisa idea in merito.
Lorenzo Pellegrini, ancora uno stop: la situazione
Scorrendo idealmente la cartella clinica del numero 7 della Roma, c’è da restare basiti. Solo nella scorsa stagione, tra problemi muscolari, affaticamenti, contusioni e quant’altro, il calciatore è stato fermo per un totale di 43 giorni.
La cosa che colpisce è che gli stop sono stati ben 7. L’anno prima, già sotto la guida dello Special One, le fermate obbligatorie erano state 5, per un totale di 77 giorni. Normale chiedersi cosa stia accadendo. E se effettivamente la gestione medica del centrocampista giallorosso sia stata ottimale.
“Pellegrini comincia ad avere uno storico di infortuni allarmante. A differenza di Dybala, lui gioca fino alla fine del dolore e questo può essere pericoloso“, ha sentenziato il succitato Maida, paragonando l’azzurro al fuoriclasse argentino. Uno la cui fragilità fisicava di pari passo con lo smisurato talento.
Oltre a dover saltare il primo impegno della nuova Italia targata Spalletti, che si è inceppata al cospetto della Macedonia del Nord, Pellegrini deve ora stringere i denti (ancora una volta!) per esserci alla ripresa del campionato. L’importanza del prossimo impegno, con la Roma penultima in classifica, chiamerà ancora una volta alle armi lo stoico calciatore.