Il caso legato Paul Pogba ha scosso infatti l’ambiente juventino, che sperava, almeno per un po’, di poter restare tranquillo lato extra campo. La positività al testosterone apre un bel problema nella rosa di Massimiliano Allegri perchè, in attesa ovviamente di tutti i passaggi previsti dalla giustizia, il francese era al lavoro per tornare in campo.
La Vecchia Signora puntava infatti anche sul recupero dell’ex Manchester United per il proprio centrocampo, ma difficilmente sarà così e probabilmente la squalifica sarà lunga. Ecco quindi che si torna a parlare di addio per Pogba, stavolta rescindendo il ricco contratto del francese. Quegli 8 milioni infatti pesano parecchio a bilancio e in qualche moto il Polpo andrà sostituito.
La Juventus ha individuato il successore di Pogba
Con il mercato degli svincolati che non propone soluzioni particolarmente utili, ecco che potrebbe tornare di moda a gennaio un vecchio pallino. Trattasi di Thomas Partey, che l’Arsenal ha prelevato nel 2020 dall’Atletico Madrid pagando la clausola rescissoria da 50 milioni di euro.
Il profilo del ghanese è molto interessante per diversi motivi. In primis perchè per caratteristiche può sostituire Pogba, ma anche perchè l’Arsenal può privarsene. Con l’arrivo di Declan Rice e Kai Havertz lo spazio per il ghanese si è ridotto notevolmente. Infine, nella valutazione complessiva, c’è da considerare il contratto in scadenza nel gennaio del 2025.
Ecco quindi che, dopo più di 100 presenze, con ad oggi 5 gol e 4 assist, Partey potrebbe lasciare Londra. Ad oggi infatti Arteta lo vede solo come alternativa sulla fascia destra, ruolo in cui il ghanese è stato adattato. I Gunners quindi possono trattare sul suo prezzo, non chiedendo il pagamento dei 50 milioni spesi tre anni fa.
Una trattativa sicuramente non semplice, vista la differenza economica che c’è tra Serie A e Premier League, ma che ha diversi margini di manovra. La Juventus ci pensa, mentre attende di capire come andrà a risolversi la vicenda Paul Pogba, che anzichè avvicinare il suo ritorno ad alti livelli sembra entrato in un tunnel negativo senza via d’uscita.