Non solo in serie A alcune big non mantengono le attese. I Red Devils sono in crisi profonda. L’analisi del momento.
Il Manchester United in questa stagione non conosce il termine pareggio. Dopo cinque gare in Premier infatti le vittorie sono due, già tre i ko per una classifica che dice 13° posto a soli sei punti. Detto che anche in casa Glazer l’ultima sessione di mercato non è stata tra le più care. Acquisti per 206 milioni circa, cessioni per 55, alla corte di Erik ten Hag sono arrivati comunque tre big. Rasmus Hojlund, pagato 75 milioni all’Atalanta.
Quindi Mason Mount, gioiello arrivato dal City per 64 milioni, quindi Onana, 52 milioni all’Inter. La scintilla al momento però non è scattata, anche perché due dei ko sono arrivati contro dirette concorrenti Champions, Tottenham e Arsenal. Ultimo rovescio solo sabato scorso, 3-1 incassato all’Old Trafford dal Brighton di Roberto De Zerbi.
A pesare potrebbe esserci anche la situazione societaria. La proprietà ha messo in vendita il club, valutato 6 miliardi di sterline. Dialoghi in corso lungo tutta l’estate con il magnate del Qatar, Jassim Bin hammad Bin Jassim Bin Haber Al Thani. Tra gli altri ruoli ricoperti, è anche il presidente della Qatyar Islamic Bank.
Crisi United: troppo poter al tecnico ten Hag
Andare ad individuare una causa scatenante la crisi dei Red Devils non è semplice. Ci prova footmercato.net, il portale francese mette in fila una serie di ragioni che avrebbero determinato lo stato dell’arte attuale. Si parte da alcune situazioni extra-campo, in primis quella di Jadon Sancho, finito fuori rosa per un commento di troppo, via social, in merito alle parole di Erik ten Hag.
Non bastasse, resta da dirimere definitivamente la vicenda Antonio, accusato di violenza fisica e psicologica da parte della sua ex partner nonché da altre donne. Mason Greenwood, fermato lo scorso anno prima di essere assolto da ogni accusa, sempre per una vicenda di molestie, è andato in prestito al Getafe dove si sta ben comportando.
Come riporta anche il Daily Mail, a essere traballante all’Old Trafford sarebbe il ruolo del tecnico olandese. Nella stanza dei bottoni sarebbero poco felici del peso che sta assumendo Kees Vos. La scuderia dell’agente dell’ex Ajax, Vos’s Sports Entertainment Group (SEG), ha gestito la transazione di Rasmus Højlund e quella per il prestito oneroso di Sofyan Amrabat (10 milioni di euro alla Fiorentina.).
La Seg (600 atleti controllati, ndr) ha già portato top quali Robin van Persie, Daley Blind e Memphis Depay. Non tutte ‘ciambelle col buco perfetto’. Un potere che allo United fa storcere il naso a più di qualcuno, dentro e fuori lo spogliatoio.
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