Acque agitate a Napoli dopo il diverbio a distanza tra il fuoriclasse georgiano e il tecnico francese: la previsione è shock
Da una parte l’MVP della scorsa stagione in Serie A, chiamato a confermarsi dopo la straordinaria annata agli ordini di Luciano Spalletti. Dall’altra un tecnico che, dopo l’esperienza nella Saudi Pro League, ha accettato l’affascinante ma improbo incarico di vincere dove si è già vinto. E dove non si è certo abituati a farlo, visto che sono erano ben 33 anni dall’ultima volta. Nel mezzo, il Napoli. Che dopo 4 giornate accusa già un ritardo di 5 punti dall’Inter capolista.
Che non fosse una stagione facile, per i Campioni d’Italia, lo si poteva immaginare. L’addio del Demiurgo Giuntoli e del burattinaio – in senso buono – Spalletti che manovrava a piacimento i suoi giocatori in una scacchiera pressochè perfetta, non poteva non avere delle conseguenze. Se, per tanti motivi, il ko interno contro la Lazio lo si poteva mettere (parzialmente) in conto, l’ambiente partenopeo è rimasto scosso dalla prestazione di Marassi.
Sia il match contro il Genoa che quello contro il Braga hanno evidenziato grossi limiti e uno dei rebus in casa Napoli è il talento georgiano. Garcia lo ha sostituito dopo un’ora di gioco in entrambi i casi e Kvicha non gradisce affatto questa situazione. Un problema che va risolto il prima possibile.
“I messaggi non sono mai per chi esce, ma per chi entra. Significa che chi lavora bene può trovare spazio anche se davanti ha grandi giocatori, come Kvara”, ha detto l’ex Roma alle domande poste dai giornalisti che avevano evidenziato la stizza del georgiano al momento del cambio. Le parole di Garcia non sono state prese affatto bene dalla maggior parte dei sostenitori azzurri, che hanno capito come il rapporto tra i due non sia certo idilliaco.
Kvara a Napoli è considerato una sorta di semi-Dio: l’uomo che ha determinato, assieme a Victor Osimhen, lo straordinario cammino della scorsa stagione. Ecco che allora secondo qualcuno questi contrasti potrebbero realmente costar cari al tecnico. Che, a detta del giornalista Tony Damascelli, potrebbe non arrivare nemmeno a Natale.
“Se Rudi Garcia continua ad osteggiare Kvaratskhelia, non è che non arriva al panettone a Napoli, ma nemmeno al giorno dei morti del 2 novembre“, ha sentenziato il giornalista intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Radio.
Insomma, dopo appena qualche settimana di lavoro all’ombra del Vesuvio, il francese potrebbe accorgersi che questo rischia di eruttare proprio addosso a lui…
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