È già esplosa la bolla che si è venuta a creare con il mercato estivo concluso solo qualche settimana fa: il campione ha infatti mostrato la propria insoddisfazione. Ecco cos’è successo.
Nel club che vorrebbe diventare grande e incidere nella storia del calcio è esplosa una bomba di non poco conto. Il campione ha iniziato a esprimere il proprio malcontento per quella che è la gestione interna che viene fatta della squadra, ma anche e soprattutto del suo stesso impiego. Ecco quindi cosa sta succedendo.
Nel corso dell’ultimo mercato estivo una delle operazioni che più ha fatto parlare è stata quella del passaggio di Neymar all’Al-Hilal. Il giocatore, ex del Paris Saint-Germain e spesso stella anche con il Brasile, si è trasferito in Arabia Saudita a cifre decisamente elevate. All’inizio la storia è andata alla grande.
Sorrisi, abbracci, gol e felicità sembravano caratterizzare la nuova storia della carriera di Neymar. Ed è effettivamente stato così, almeno fino a qualche giorno fa quando la situazione si è iniziata ad incrinare. E il malumore non è più stato celato. Anzi, è stato lo stesso giocatore a riferire il proprio disappunto al presidente per le scelte prese dal suo allenatore, Jorge Jesus. Ecco cosa si è venuto a creare.
Neymar, luci e ombre: ecco cosa sta accadendo con l’Al-Hilal in Arabia Saudita
Neymar si è trasferito in Arabia Saudita, complici offerte irrinunciabili, sulla scia di altri grandi campioni come Cristiano Ronaldo e Karim Benzema, per citarne solamente due. Ma la lista sarebbe decisamente più lunga. Dopo un inizio con i fiocchi, sono arrivati i primi problemi. Nello specifico contro il Navbahor Namangan, partita di Champions League asiatica finita 1-1, il brasiliano ha sbagliato un gol praticamente fatto.
E ha rischiato anche di farsi espellere. Cosa che non è piaciuta a Jorge Jesus, che l’ha ripreso nello spogliatoio a fine partita. L’ex PSG però non avrebbe preso bene il rimprovero e si sarebbe perciò lamentato direttamente con presidente.
La richiesta fatta al numero uno dell’Al-Hilal è stata quella di sostituire direttamente l’allenatore, senza lasciare spazio a possibili trattative per riconciliare un rapporto che in fin dei conti non era partito male. Almeno fino a quando Neymar è stato trattato solo e soltanto come stella del calcio.
Non come qualcuno da poter rimproverare. Il tecnico ora potrebbe davvero essere eliminato. Possibile tutto questo potere dato ai giocatori? Evidentemente in Arabia Saudita la pensano diversamente sulla questione dei ruoli e dei livelli.