I Friedkin non possono essere soddisfatti circa il disimpegno della Roma in questa prima parte di stagione a causa dei risultati, soprattutto alla luce degli investimenti sul mercato.
Con tre sconfitte nelle ultime cinque gare di campionato, la Roma si ritrova a inizio stagione col difficile compito di risalire la china dai bassifondi della classifica. La posizione di José Mourinho non sembra essere in discussione. Tuttavia circa il sano prosieguo del progetto giallorosso ci sono diversi interrogativi a cui dare una risposta, soprattutto alla luce degli investimenti economici dei Friedkin.
Gli statunitensi ad oggi hanno immesso nelle casse della Roma almeno 800 milioni di euro, ragion per cui è arrivato il momento di riscuotere. E ciò può prima di tutto accadere con l’obiettivo di classifica, ovvero il piazzamento in Champions League. Da tre anni gli imprenditori lavorano alla crescita del club e alla sua imposizione nel panorama internazionale, grazie anche al brand conosciuto, ma ad oggi sembra difficile da raggiungere il proposito.
‘La Gazzetta dello Sport’ ripercorre le varie tappe di investimento della società. Una prima immissione monetaria è avvenuta con i 199 milioni di euro a James Pallotta, precedente proprietario, per rilevare il club. In totale sono stati immessi quasi un miliardo di euro di capitali dalla famiglia texana, che ha corrisposto ricapitalizzazioni ancora in corso, pagamento di prestiti a migliori condizioni e spese per il delisting, ovvero l’uscita dalla Borsa.
Roma al tracollo, Friedkin spazientiti: investito quasi un miliardo di euro
Non è stato di certo semplice né a cuor leggero svuotare parte del portafogli e all’azzardo in certi casi. Un compito ancora più arduo, poiché accompagnato dalla rivisitazione completa della struttura dirigenziale oltre chiaramente agli investimenti per il gruppo di giocatori. Ingaggiare un volto come José Mourinho è costato 8 milioni euro di ingaggio netti, Paulo Dybala ne vale 6 di stipendio a stagione e Romelu Lukaku, l’ultimo arrivato in attacco, ne guadagna ben 7.
Questo significa che di stipendi la Roma dei Friedkin paga 157 milioni di euro all’anno, stabilendo un aumento rispetto all’era precedente. Un bilancio decisamente a sfavore, se si considerano gli attuali risultati e i progetti a venire, fra i quali la costrizione dello stadio a Pietralata.
Un’opera che costerebbe all’incirca 600 milioni di euro, coinvolgendo anche JP Morgan e Bank of America. Gli statunitensi ce la stanno mettendo tutta, ma i risultati sono fondamentali e perciò in assenza degli stessi diventerebbero un caso sia il rinnovo di Thiago Pinto che quello di José Mourinho. Si avvicinano mesi chiave.