Lautaro Martinez condannato per il licenziamento di una dipendente malata: il caso fa discutere, ma l’attaccante dell’Inter chiarisce i fatti.
Una brutta vicenda, quella che ha colpito Lautaro Martinez di recente. Lo scorso 11 ottobre, l’attaccante argentino è stato condannato dal Tribunale di Milano a risarcire la famiglia dell’ex babysitter di sua figlia Nina. La vicenda risale allo scorso gennaio, e l’aspetto drammatico riguarda la malattia che colpì la ragazza all’epoca 27enne, e che la costrinse ad assentarsi dal lavoro. Nel giro di poco tempo, lo stesso male ne ha poi causato anche la morte.
Il Tribunale di Milano ha dichiarato illegittimo il licenziamento della babysitter, dato che non erano trascorsi i giorni necessari a licenziarla per le troppe assenze. Per questo motivo, l’attaccante dell’Inter è stato condannato a pagare le spese processuali e risarcire la famiglia della ragazza con il pagamento di 15 mensilità. Ma ovviamente il caso fa discutere anche su un piano morale, visto che il giocatore ha licenziato una ragazza gravemente malata.
La condanna sembra non lasciare spazio a dubbi, e l’accusa implicita rivolta all’attaccante interista è molto seria. Lautaro Martinez è subito intervenuto con un messaggio sui suoi canali social per spiegare la vicenda, rivolgendo un duro messaggio alla famiglia della ragazza, che ha scatenato anche delle polemiche. “Non permetterò che infamino la mia famiglia” ha esordito Lautaro, prima di dare la sua versione dei fatti.
Lautaro Martinez condannato: cosa è successo davvero, secondo l’attaccante
La storia raccontata dalla punta argentina sembra ben diversa da quanto inizialmente raccontato. Lautaro spiega di aver assunto la babysitter, sua amica da una vita, quando era già malata, e di aver molto aiutato la sua famiglia. Sono stati pagati loro i biglietti per venire a Milano a prendersene cura, e sono stati aiutati a trovare posto in ospedale, spiega l’attaccante dell’Inter. “Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia” ha aggiunto.
Lautaro Martinez rivolge accuse pesanti alla famiglia della giovane, dicendo che all’inizio non erano nemmeno interessati alla figlia morente e sono dovuti essere convinti. Poi, nei giorni finali della malattia, avrebbero deciso di approfittare della situazione per estorcere denaro ai Martinez. “Che razza di persona devi essere per sfruttare la morte di una figlia per ottenere soldi?” ha concluso il suo messaggio il calciatore.
