Nervi piuttosto tesi dalle parti di Parigi, tra il fuoriclasse francese Kylian Mbappé ed il suo allenatore Luis Enrique: momenti da rivedere.
Forse la grande delusione di questo inizio di stagione, per quanto riguarda il calcio europeo in generale, si chiama Paris Saint Germain. La squadra francese infatti sta stentando nel suo nuovo corso, guidato dallo spagnolo Luis Enrique in panchina.
Terzo posto in campionato, che è davvero troppo poco per le ambizioni almeno sul piano nazionale del PSG. Per non parlare della roboante sconfitta in Champions League contro il Newcastle che rischia di minare il cammino in Europa del club francese.
Il rischio è quello di una ennesima stagione sotto tono per la formazione parigina, in particolare in Champions dove, a parte la finalissima persa del 2020, non è mai riuscita a rappresentare una concorrente valida. Non bastassero i risultati troppo altalenanti, il PSG soffre internamente anche per una seria diatriba.
Luis Enrique punge Mbappé: il fuoriclasse è a secco già da tre settimane
Infatti si segnala dalle parti di Parigi una sorta di freddezza tra Luis Enrique ed il suo miglior calciatore a disposizione. Quel Kylian Mbappé che dovrebbe fare la differenza a Parigi, a suon di gol e giocate pazzesche. Ma dopo le prime reti stagionali, il numero 7 si è eclissato, restando a secco ormai da tre settimane.
Contro il Rennes nell’ultima di campionato, vinta comunque con merito dal PSG, Mbappé si è letteralmente divorato un gol a porta vuota, dopo aver saltato il portiere avversario. Momento delicato per l’attaccante classe ’98, che resta comunque un intoccabile. Eppure Luis Enrique non ha mancato di lanciare una frecciatina nei suoi confronti.
“Il PSG gioca bene fino agli ultimi trenta metri” – ha detto il tecnico spagnolo, facendo intendere come Mbappé ed i suoi compagni in attacco non diano il contributo sperato alla causa. “Il mio compito con Kylian è esaltarne le qualità, ma anche nascondere i suoi difetti”. Bastone e carota dunque da Luis Enrique nei confronti del vice-campione del mondo, che dunque viene considerato alla stregua di tutti i suoi compagni.
Da Parigi fanno sapere che il rapporto tra allenatore e attaccante sia comunque positivo, ma allo stesso tempo schietto e sincero. Lucho, come si fa chiamare il tecnico asturiano, non è uomo diplomatico. Che questo atteggiamento sia positivo per ritrovare il vero Mbappé è però tutto da scoprire.