Le lunghe ore di terrore vissute a Bruxelles difficilmente verranno dimenticate dai tifosi svedesi. Il duplice omicidio consumatosi nella capitale belga porta a retroscena a dir poco agghiaccianti.
Secondo le notizie circolate nelle ultime ore, tra gli obiettivi dell’assassino che ha ucciso due tifosi svedesi c’era anche un calciatore della selezione scandinava guidata da Janne Andersson.
Ancora una volta il calcio è stato sporcato da situazioni che poco hanno a che fare con il mondo dello sport. Il viaggio a Bruxelles per sostenere la propria nazionale si è ben presto trasformato in un incubo a causa del gesto di un folle che ha scatenato terrore e vergogna. I tifosi svedesi sono rimasti bloccati all’interno dello Stadio Re Baldovino prima che la polizia belga evacuasse l’impianto.
Terrore a Bruxelles: due tifosi uccisi con un AK-47
Doveva essere una semplice partita di calcio, ma la bella cornice che le sfide tra nazionali dovrebbe rappresentare è stata umiliata dalla follia di un singolo. Svezia e Belgio si sfidavano per le qualificazioni ad EURO2024: i fiamminghi già certi del posto alla rassegna continentale, gli scandinavi puntavano ad una vittoria per alimentare le flebili speranze di qualificazione.
Quella che doveva essere un’occasione di festa, però, si è trasformata in una catastrofe. Al termine del primo tempo, infatti, i 22 calciatori in campo sono stati informati di ciò che era accaduto per le strade della capitale belga e hanno deciso di non far ritorno in campo.
A 5 km dallo Stadio Re Baldovino, nei pressi del centro città si è consumato un episodio destinato a rimanere fisso nella mente di ogni amante dello sport. A circa un’ora e mezza dall’inizio del match un uomo di probabile nazionalità tunisina ha inseguito due tifosi svedesi e li ha freddati a colpi di Kalashnikov prima di risalire sul suo scooter e fuggire. Le autorità si sono attivate sin da subito ma la cattura è arrivata solo diverse ore dopo l’accaduto.
Le ultime indiscrezioni, inoltre, raccontano come nel piano dell’omicida ci fosse l’uccisione di un calciatore svedese. Lo scioccante episodio ha scosso un’intera città, le autorità in via precauzionale hanno ritardato l’uscita dei tifosi dallo stadio e imposto livello di emergenza 4 nella capitale. Secondo le ricostruzioni dei fatti, l’uomo avrebbe tentato di uccidere un terzo malcapitato, un tassista che è rimasto ferito ma che non si trova in condizioni gravi. Ancora una volta il pallone è stato sporcato con il sangue di vittime innocenti e nuovamente, tra guerre, interessi politici e finanza, lo sport è l’unico ad uscirne sconfitto.