Proprio lui, uno dei tanti protagonisti del caso ‘Calcioscommesse’ si inventa un gol magnifico con la Polonia: ecco cosa ha fatto
Mettere da parte per novanta minuti la questione ‘Calcioscommesse’ di cui sarebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) il protagonista per sfoderare tutto il suo talento. Nicola Zalewski ha fatto il Lewandowski della situazione portando su di sé la nazionale polacca.
Il terzino della Roma in questo momento sta vivendo in prima persona il caso ‘Calcioscommesse’ sebbene, al momento, non risulti indagato da qualche procura e non sia mai stato ascoltato dagli inquirenti, a differenza di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali che hanno già ammesso il loro problema con la ludopatia.
Zalewski tuttavia si mette un attimo alle spalle la questione e dimentica per qualche minuto anche lo stesso Fabrizio Corona, colui il quale continua a sospettarlo sebbene appunto manchino prove concrete e si dica addirittura che la presunta fonte che ha spifferato il tutto si sia inventato di sana pianta tutta la vicenda.
Nicola Zalewski mette da parte le critiche: che gol con la Polonia!
Insomma, il momento è quello che è, inutile girarci attorno. Il terzino, nato a Tivoli (provincia di Roma) ma sin da subito convinto di voler giocare con la Polonia, è di sicuro uno dei migliori elementi in forza a José Mourinho che per questo lo considera titolare inamovibile.
In poche partite ha fatto capire al pubblico di Roma di essere meritevole di elogi, i risultati degli ultimi anni parlano del resto a suo favore. Ma anche con la Nazionale non scherza: sebbene sia ancora molto giovane (ha infatti 21 anni) ha alle spalle un Mondiale giocato ad altissimi livelli.
E in campo, sebbene sia un terzino, gli piace fare un po’ di tutto, tra cui attaccare la profondità in modo da diventare un’arma offensiva da sfoderare contro gli avversari. E nell’ultima gara di qualificazioni agli Europei della sua Polonia U21 contro l’Estonia, Zalewski ha mostrato anche al pubblico polacco di essere un calciatore polifunzionale.
La rete è incredibilmente affascinante: il terzino della Roma parte dalla sua fascia, si fa tutto il campo sfuggendo agli estoni. Dopodiché, con una magia del suo repertorio, riesce a sbaragliare la difesa avversaria addentrandosi nell’area di rigore. Con tutta facilità batte il portiere avversario che quasi non prova a fermarlo.