Il Barcellona finisce sotto la lente d’ingrandimento per la cronaca, a causa del presidente Joan Laporta: quest’ultimo risulta indagato. Il motivo.
Ore delicate per il club azulgrana, a causa della delicatissima posizione che occupa il presidente Joan Laporta. Un vero e proprio terremoto potrebbe presto abbattersi sulla squadra e società catalana. Poiché il numero uno del club risulta fra gli indagati per il “caso Negreira” a causa di comportamenti illeciti.
Come racconta ‘MARCA’, il patron attuale del Barcellona è sotto inchiesta a causa di presunti – al momento – pagamenti illeciti ad arbitri della Liga a nome del club. Un caso che rientrerebbe all’interno di quello più ampio definito “Negreira”, per accostamento all’ex arbitro ed ex vicepresidente della commissione arbitrale, Quest’ultimo avrebbe ricevuto pagamenti anche dai catalani per alcune consulenze, durante più anni, versati alla sua società, ovvero la Dasnil 95.
Precisamente, la Procura Anticorruzione al principio aveva escluso il nome di Joan Laporta dalla denuncia. Ciò nonostante un totale di 7,3 milioni di euro pagati dal Barcellona a Jose Maria Enriquez Negreira e suo figlio dal 2001 al 2008. Tuttavia, il magistrato ha rianalizzato i documenti e rimesso in discussione quanto all’inizio finito nel dimenticatoio. Così, è stato alla fine il giudice Joaquin Aguirre ha preso una decisione definitiva, che può generare gravi conseguenze.
Barcellona, indagato Joan Laporta: rientra nel caso Negreira
Il periodo oggetto di indagine, secondo il giudice, tuttavia sarà quello fra il 2008 e il 2010, coinvolgendo non soltanto Joan Laporta, all’epoca al suo primo mandato da presidente del Barcellona, ma anche altri due predecessori. Ovvero si tratta di Sandro Rosell e Josep Maria Bartomeu. In base alle informazioni studiate dalla Procura, i fatti accaduti fra il 2003 e il 2010 sono da considerarsi prescritti. Ma per il giudice istruttore gli accadimenti indagati costituiscono comunque un delitto di corruzione continuata, ed ecco perché ritornano in ballo.
Il codice penale indica che “prescrizione” vale contando indietro di dieci anni dal giorno in cui il reato è stato commesso o la condotta criminale cessata. Siccome si tratta di giugno 2018, quando risulta versato l’ultimo pagamento a Negreira e suo figlio, il magistrato ha determinato che ai vari dirigenti del Barcellona la prescrizione andrà applicata di dieci anni a partire dal 17 luglio di quel 2018. La sanzione da infliggere è da sei a sette anni circa. Si tratta di un reato di corruzione continuativo. Gli avvisi di garanzia sono stati appena recapitati.