Caso Fagioli, non è ancora finita: cosa succede

Fagioli ha depositato in Procura la sua versione dei fatti per il caso scommesse ed è stata anche emanata la sentenza. Potrebbe però non essere finita qui: ecco cosa sta succedendo.

Nicolò Fagioli è stato il primo nome, tra quelli che poi sono saltati fuori e formalmente indagati dalla Procura, a essere posto sotto la luce dei riflettori. Il giocatore ha deciso poi di mettersi a disposizione della giustizia e di collaborare con essa. Tanto che è già stata emanata anche la sentenza per la sua squalifica di 7 mesi. Di fatto salterà tutta la stagione in corso. Eppure, nonostante tutto sembra non essere finita qui. Ecco costa sta succedendo.

Nicolò Fagioli si è fondamentalmente liberato di un peso: ha avuto modo di raccontare alla Procura come un incubo sia iniziato diversi mesi fa. Da qualcosa di piccolo, all’apparenza gestibile, si è passati a qualcosa di molto più grande. La situazione legata alle scommesse illegali ha iniziato a sovrastarlo, tanto da ingigantire sempre di più il debito in termini economici.

La Juventus gli ha mostrato vicinanza fin dal primo momento e ha comunicato in via ufficiale che lo attenderà. Adesso però sono saltati fuori nuovi possibili dettagli che impediscono alla faccenda di essere definitivamente chiusa. Resterebbe infatti da analizzare ancora qualche dettaglio legato alla questione delle minacce. Ecco le ultime.

Juventus, Fagioli e il caso scommesse: potrebbe dover essere riascoltato dalla Procura di Torino

A parlare della situazione legata al caso scommesse, facendo riferimento al profilo di Nicolò Fagioli, è stata ‘SportFace’ secondo cui il giocatore potrebbe ora dover essere di nuovo risentito dalla Procura di Torino. Il motivo? La questione delle minacce ricevute da parte dei creditori delle piattaforme illegali. Fagioli con le scommesse fatte ha accumulato debiti per più di 3 milioni di euro e ha ricevuto minacce del tipo: “Se non paghi ti spezziamo le gambe”. Come lui stesso ha raccontato, ma solamente alla Procura Federale.

Proprio per queste ragioni, quindi, la Procura di Torino potrebbe richiamarlo a colloquio per approfondire questo tema inizialmente non emerso. Potrebbe emergere perciò la possibilità concreta che venga aperto un nuovo fascicolo, stavolta per tentata estorsione ai danni del classe 2001. Non resta che attendere i prossimi giorni per capire come effettivamente la Procura deciderà di muoversi.