Ribaltone UFFICIALE: salta la panchina della big

La situazione è di crisi, meglio dare un taglio netto al passato per una big, con l’esonero che è stato ufficializzato sui canali del club.

Un momento di grande appannamento per la squadra, gioca un calcio offensivo ma di certo subisce tanto e ora a pagarne le conseguenze è l’allenatore. Un tentativo per salvare una stagione fortemente già compromessa.

Arrivati ad ottobre, è già periodo per fare dei primi bilanci. Ci sono club che sono in forte difficoltà, i progetti di inizio campionato sono saltati e c’è la consapevolezza di dover subito rimettersi in careggiata, anche con l’esonero del tecnico.

Una mossa necessaria alle proteste della piazza, ma anche guardando le ultime prestazioni in campo. La squadra non regge, tante sono state le cessioni ed ecco come il cambio in panchina è apparso come l’unico modo per dare una scrollata alla squadra. Nelle scorse ore, l’Ajax ha esonerato Maurice Steijn.

Stejin out, Ajax cerca un big per la panchina

Una mossa che non sorprende forse più di tanto, guardando alla disperata situazione dei lancieri. L’Ajax è penultimo nel campionato olandese, non proprio un torneo di prima fascia, ma tante sono state le delusioni per i tifosi. i dati non mentono, l’Ajax sconfitto recentemente dall’Utrecht non è una squadra che regge il campo, subisce troppo e ha troppe incertezze. Basti pensare a un dato importante, ha 22 punti di distacco dalla vetta, restando così sul fondo della classifica.

Il Psv è in testa, l’Ajax è penultimo: un paradosso nel calcio olandese che i lancieri dovranno quanto meno attutire nelle prossime gare.

Paga Steijn per tutti, anche se le cessioni estive sono state fin troppe snaturando una squadra che già per sua abitudine è abituata a incassare tanto senza investire il giusto, ma con altri talenti dalle giovanili che stanno emergendo con forza. Trovata ora sul fondo, l’Ajax dovrà capire come per la salvezza ci vuole gente con un maggiore piglio e rodaggio.

Per la sostituzione in panchina, emerge qualche ipotesi. La prima è di affidarsi a qualche bandiera del club (ce ne sono tante senza panchina), soprattutto trovando un mister che sappia infondere il senso della storia ai più giovani. Emerge però anche la corrente di chi vorrebbe un allenatore con un piglio da generale, senza guardare in faccia a nessuno, come nel caso di Igor Tudor, ex del Marsiglia e probabilmente pronto per una sfida del genere, avendo già tratto in salvo due volte l’Udinese e il Verona.