La Juventus ha urgente bisogno di almeno un centrocampista di alto livello. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli è già al lavoro per gennaio
Le due squalifiche quasi contemporanee di Paul Pogba e Nicolò Fagioli obbligano la Juventus a tornare quanto prima sul mercato. Massimiliano Allegri ha fatto richiesta già a gennaio di un centrocampista di spessore. In grado di inserirsi da subito nei meccanismi della squadra. Un desiderio che il direttore sportivo Cristiano Giuntoli intende assecondare.
Non si annuncia però come un’impresa facile, trovare già nel mercato di gennaio il rinforzo ideale. Un giocatore di alto livello che possa accrescere il tasso qualitativo del centrocampo bianconero. Giuntoli sta cercando in tutti i modi l’occasione giusta ma deve fare i conti con la spietata concorrenza di altri club. Tutti impegnati nella ricerca di un innesto di spessore.
In particolare due squadre, l’Atletico Madrid e il Manchester City, hanno messo in cima alle loro preferenze due obiettivi più o meno dichiarati della Juventus: parliamo di Pierre Emile Hojbjerg e di Khephren Thuram. Il ventottenne centrocampista del Tottenham e della Nazionale danese è il preferito di Allegri, il centrocampista completo e di grande esperienza che darebbe forza e qualità all’intero reparto.
Il ventunenne Thuram, secondogenito di Lilian e fratello dell’attaccante dell’Inter, Marcus, è un punto fermo del Nizza attuale capolista in Ligue 1 e la sua valutazione non è inferiore i ai 45/50 milioni di euro. Si tratta di due profili diversi ma che farebbero entrambi le fortune della squadra di Allegri.
Il problema è proprio la concorrenza di due club come Atletico e City che hanno una disponibilità economica superiore alla Juventus: Simeone vuole a tutti i costi Hojbjerg e la dirigenza dei Colchoneros ha pronti 25 milioni di euro per accontentarlo, mentre Guardiola è rimasto stregato dal giovane Thuram ed è riuscito a convincere i Citizens a cedere alla richiesta del Nizza.
A questo punto resta da capire come si muoverà Cristiano Giuntoli. C’è chi sostiene che il ds juventino, una volta sfumati definitivamente i due suddetti obiettivi, possa orientarsi su un profilo meno conosciuto, una classica sua scoperta in stile Kvaratskhelia.
Del resto la concorrenza è spietata e molto forte sul piano economico: i club italiani, non solo la Juventus, devono aguzzare l’ingegno e sviluppare uno scouting di assoluta eccellenza.
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