La stagione dei bianconeri è iniziata ben al di sopra delle legittime aspettative dopo lo scorso anno burrascoso, la Juventus sta tornando al vertice del calcio italiano?
La Juventus sta vivendo un momento di rinnovamento e di coesione come evidenziato dal caso di Nicolò Fagioli. Le dichiarazioni di Cristiano Giuntoli sul tema hanno sottolineato l’importanza di unione e sostegno all’interno del club, parlando di “una grande famiglia“. Questo concetto è stato reso evidente dalla solidarietà dimostrata verso Fagioli da parte di compagni di squadra, staff tecnico e dirigenza.
Adrien Rabiot e Manuel Locatelli, due protagonisti delle ultime partite, hanno enfatizzato il senso di fratellanza all’interno della squadra. Danilo ha svolto un ruolo di guida e supporto nei confronti di Nicolò, incarnando l’idea di un capitano e leader che si preoccupa del benessere dei suoi compagni. La Juventus è in fase di crescita con un gruppo giovane ma pieno di potenziale. L’inizio di stagione ha mostrato segnali positivi di coesione e spirito di squadra, come il cerchio che i titolari formano prima delle partite per ascoltare il capitano e le celebrazioni dei gol che coinvolgono l’intera panchina. Anche la sconfitta di Sassuolo è stata emblematica con i giocatori più esperti che hanno deciso di presentarsi in zona mista e commentare gli errori, parlando in coro con il mister Allegri di una squadra che sta crescendo anche imparando dalle difficoltà e dagli errori.
Coesione, senso di appartenenza e voglia di rivalsa: il mix perfetto della Juve di Allegri e Giuntoli
La presenza fissa in campo di giocatori come Rabiot e Locatelli rappresenta il cambiamento degli ultimi anni, con Allegri che non ha passato intervista senza difendere il centrocampista italiano dopo che per anni aveva fatto lo stesso con il francese sostenendo strenuamente la loro crescita. La figura di Cristiano Giuntoli poi ha portato serenità e stabilità nell’ambiente della squadra, aiutando a costruire una squadra unita che può contare su un costante punto di riferimento che rappresenta la società. Una rinnovata coesione all’interno del gruppo che mai negli ultimi anni era sembrato così unito come oggi.
A ciò si aggiunga il senso di rivalsa che praticamente ogni membro della rosa nutre per le difficoltà passate nella scorsa stagione e non solo, oltre ad un forte senso di attaccamento alla maglia bianconera. Il rinnovamento della Juventus è evidente anche nei giovani top player come Bremer, Vlahovic e Chiesa che vogliono dimostrare di essere all’altezza del club e del nome che si sono costruiti in questi anni. Il mix perfetto viene realizzato poi con i giovani cresciuti nel club sin dai pulcini, come Miretti, Kean e Nicolussi Caviglia, che portano un profondo senso di appartenenza a chi arriva da fuori. Da sottolineare anche la stabilità mantenuta con l’allenatore. Max Allegri sta dando continuità del metodo di lavoro preservando il lavoro svolto in passato. Tutte queste componenti stanno facendo della Juve una squadra sempre più solida e sicura di se per la gioia dei suoi tifosi.