Incidenti e paura in campo: il match è stato sospeso due volte

Paura. Tensione. Momenti terribili. Ancora una volta ci troviamo nostro malgrado a commentare un increscioso episodio che nulla ha a che vedere con il calcio

In quante occasioni, specialmente negli ultimi anni, ci è capitato di assistere anche su campi prestigiosi, nel contesto di grandi impianti sportivi e stadi storici, ad episodi che purtroppo fanno male al calcio? Oggi siamo qui a raccontare una nuova triste occorrenza di simili fatti.

scontri tra tifosi
Un nuovo episodio di violenza (Foto Ansa) – Calciomercatoweb.it

Il tutto è avvenuto in Bosnia-Erzegovina, nazione che dal punto di vista conflittuale vive situazioni molto delicate quotidianamente, a trecentosessanta gradi, spesso e volentieri in contesti che esulano dal mondo dello sport. Il Paese paga infatti ancora gli strascichi della guerra svoltasi tra il 1991 e il 1995.

La serata di grande tensione è avvenuta nella città di Mostar, situata nel sud del Paese ed attraversata dal fiume Narenta. Nonostante non sia particolarmente grande, si annoverano solo poco più di centomila abitanti che per fare un paragone con l’Italia è all’incirca la dimensione di Forlì, di fatto la popolazione è ancora divisa in due fra croati cattolici e bosgnacchi musulmani.

Negli scorsi giorni è andato in scena il derby calcistico tra FK Velež e HŠK Zrinjski (Hrvatski Športski Klub Zrinjski). Quest’ultimo club ha alle spalle una storia travagliata. Fondato nel 1905 in gran segreto da alcuni giovani croati, diretti dal professor Kuštreb, nonostante fosse vietato, a partire dal 1912 venne attribuito il nome attuale in omaggio ad un’omonima famiglia appartenente alla nobiltà croata ustascia.

Le ragioni storiche alla base dello scontro

Al termine della seconda guerra mondiale, il nuovo governo che si insediò in Jugoslavia proibì severamente ogni nome, simbolo o associazione che avesse anche un minimo rimando agli ustascia poiché considerati filonazisti. A conseguenza di ciò, l’esistenza del club venne soppressa dal 1945 fino al 1992.

A fronte di queste premesse, è ovvio dedurre cosa sia accaduto in occasione della sfida con il Velez. La partita è stata ripetutamente interrotta, per la precisione due volte prima per un quarto d’ora e poi per dieci minuti, a seguito di cosiddetti “incidenti a sfondo etnico” tra le due tifoserie.

A destare scalpore è stato soprattutto uno striscione esposto dai supporter locali, in cui erano disegnati una svastica, il simbolo U degli ustascia e la stella di Davide ebraica, disposti in una composizione tale da dare come risultato un’enorme rappresentazione stilizzata dei genitali maschili.

necessario l'intervento delle forze dell'ordine
Le forze dell’ordine hanno scongiurato il peggio (Foto LaPresse) – Calciomercatoweb.it

Una volta rasserenati gli animi, la vittoria è andata proprio al Velez per 3-0 grazie ai gol di Haskic e una doppietta dell’immarcescibile Guliashvili. Tra le fila degli ospiti è stato espulso al novantesimo Filip Bradarić, giocatore dai trascorsi anche in Italia con la maglia del Cagliari nella stagione 2018-2019.

La battaglia a distanza tra i presenti sugli spalti è proseguita anche dopo il triplice fischio, ma mediante l’intervento delle forze dell’ordine sono stati saggiamente evitati ulteriori incidenti.

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