Il campionato di Serie A sta vivendo un momento estremamente complicato: ora c’è la possibilità che il campionato che venga bloccato.
La stagione è iniziata da pochissimo ma ci sono già tantissimi problemi che non si riescono più a contenere. Nelle prime partite ci sono state grosse polemiche che hanno portato anche i vertici del calcio a prendere in considerazione delle novità che possono essere importantissime per il futuro del calcio italiano. Ci sono alcune situazioni che possono essere risolte solo tramite l’intervento delle alte sfere e ora pare che si stia muovendo qualcosa.
Il calcio italiano è intriso di problemi: ora è tutto uguale a ciò che accade nel resto d’Europa ma pare che in Italia si vogliano prendere provvedimenti seri.
Il campionato di Serie A è estremamente complicato da gestire. Già nelle prime settimane sono nate grosse polemiche che non trovano una via per la soluzione e ora i problemi stanno fortemente aumentando.
Stando a quanto trapela da fonti a contatto diretto con calciatori e società, la Serie A potrebbe addirittura fermarsi e il campionato verrebbe clamorosamente bloccato.
Secondo le ultime notizie ci sarebbero importanti novità circa il campionato di Serie A: potrebbe essere bloccato da un momento all’altro.
I calciatori si stanno lamentando con la FIGC e la Lega Serie A per il continuo aumento del numero di partite che provoca anche problemi fisici di natura sempre più importante per tutti gli atleti impegnati di settimana in settimana.
Il presidente della AIC, Umberto Calcagno ha parlato delle difficoltà che stanno riscontrando i calciatori: ““Mi auguro che la situazione si possa risolvere in modo diverso non dovendo ricorrere ad uno sciopero, ma è necessario trovare un punto di incontro”.
Il campionato di Serie A può fermarsi? “Quella lanciata più che una minaccia è un grido di allarme che parte dai calciatori e dal numero degli infortuni sempre più frequenti”, ha sottolineato il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori “e parte anche dalle società che ormai non sanno più come riuscire a gestire gli impegni dei loro tesserati”.
“Anche i ricchi piangono”, era il titolo di una serie tv degli anni ’80 che fece grandi numeri in Italia. E nel calcio capita con i calciatori: si stanno lamentando per il numero elevato di partite.
“È una questione che riguarda la salute dei protagonisti ma tocca tutto il nostro mondo, dalla distribuzione delle risorse, alla valorizzazione dei campionati interni, alla crescita dei giovani, alla salvaguardia del valore sportivo delle competizioni”.
Umberto Calcagno è stato molto chiaro in merito alle tantissime partite che si giocano e al possibile sciopero dei calciatori: “Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Con il sindacato mondiale FifPro ci siamo mossi arrivando allo scontro con la FIFA perché l’ente regolatore non può anche avvantaggiarsi economicamente dalla creazione di nuove competizioni”.
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