L’inchiesta Ultrà sta mettendo il calcio italiano ancora una volta di fronte una situazione davvero complicata e difficile da dover affrontare, perché ci sono delle nuove notizie forti a riguardo.
Proprio nelle ultime ore si è parlato del caso ultras con Inter e Milan su tutte in Serie A che si trovano in questa situazione difficile a causa di non aver denunciato le pressioni di parte del tifo organizzato per e assecondato determinate richieste e comportamenti ritenuti gravi dalle autorità che hanno già messo in carcere 19 persone e continuano ad indagare con indagini e interrogatori.
Tra le grandi figure di spicco coinvolte in questa grande inchiesta ultras ci sono soprattutto Inter e Milan con nomi di spessore come Beppe Marotta, attuale presidente dell’Inter che ora rischia grosso insieme al club. Perché proprio nelle ultime ore si è parlato addirittura di possibili punti di penalizzazione nei confronti delle squadre di Serie A.
Il mondo del calcio in Italia è in grande difficoltà per questa vicenda che sta coinvolgendo tutti ora, ma in particolare chi sta vivendo in prima persona la situazione difficile come club di grande livello e spessore come Inter e Milan. Adesso ci sono importanti notizie che arrivano e riguardano un possibile colpo basso per Beppe Marotta.
Perché continuano le indagini della Procura della Repubblica di Milano in merito alle attività illecite presunte che sarebbero state portate avanti da ultras di Inter e Milan e dove sono coinvolti anche Marotta e determinati personaggi noti del calcio italiano.
Chi ha voluto affrontare questo tema nelle ultime ore è stato il giornalista Sandro Sabatini a Radio Cusano Campus che ha parlato proprio in merito a quella finale di Champions League di Istanbul dove ci sarebbe stato un grosso giro di biglietti arrivati agli ultras dell’Inter per merito di Inzaghi per mano di Zanetti, Marotta e Riccardo Ferri.
Si parla di estorsioni e ricatti per l’Inter da parte dei propri capi ultras, eppure, secondo Sabatini che fa notare come in tribuna a Istanbul ci fosse La Russa, la seconda carica dello Stato, non c’era reale percezione di pericolo.
Perché Marotta era seduto proprio al fianco di La Russa e a nessuno è venuto in mente di riferire al noto politico che la società si trovava sotto ricatto per la questione biglietti. Vedremo come andrà a finire questa vicenda e chi pagherà.
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