Razzismo contro l’arbitro in Italia: sanzione esemplare al club

Di sentir parlare di razzismo ancora, nel mondo così come nel campionato italiano, la gente è pure quasi stufa.

Nel 2024 e prossimi al 2025 è incredibile dover tornare su temi di questo tipo ed è la Federazione italiana a prendere provvedimenti seri, adesso, non lasciando più agire i malintenzionati all’interno degli stadi.

No al razzismo, la Federazione emette la sentenza
Keep Racism Out – Calciomercatoweb (La Presse)

Fuori dagli stadi i razzisti, chi non è in grado di vivere nel social. Fuori dallo sport chi non riesce a godersi un week-end seguendo serenamente la propria squadra di calcio. E sanzionato anche chi non è in grado di gestire eventi di tale tipo. La triste vicenda riguarda, questa volta, un arbitro in Italia. La Federazione ha deciso di non restare inerme e sanzionare chi deve, attraverso le indagini che si sono aperte attraverso la Procura e le immagini, che hanno individuato i colpevoli di tali gesti.

Razzismo in Italia contro un arbitro: è successo a fine settembre

Ancora razzismo, questa volta in Italia e nel campionato italiano di calcio. Riguarda la Federazione che ha preso dei provvedimenti seri, in merito ad un episodio molto spiacevole che ha visto prendere di mira il guardalinee che stava seguendo la partita in questione.

Dagli spalti sono volati diversi insulti, e il motivo è stato “per il colore della sua pelle”. È successo in Italia, all’arbitro ivoriano Amon Kouassi Francis, direttore di gara della sezione AIA di Treviso.

Un fatto spiacevole, che è successo a fine settembre, con il questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, che ha interpellato la Digos e la Divisione Polizia Anticrimine, per analizzare i fatti accaduti nell’episodio di razzismo nel corso della partita tra Nuovo Monselice-Torre, gara che si è disputata nel Campionato Nazionale Dilettanti di Promozione, nel Girone C.

L’episodio di razzismo contro l’arbitro

Gli hanno augurato di morire, insultato solo per il colore della pelle. Due persone sono state individuate a seguito delle indagini, erano presenti a Padova, all’interno dello stadio comunale di Monselice. Si giocava la sfida del Campionato Nazionale Dilettanti di Promozione quando, a partire dal minuto venti circa del secondo tempo, sono volate gravissime offese al guardalinee, precisamente all’arbitro ivoriano Amon Kouassi Francis di Treviso.

Risalente a domenica 29 settembre, durante Nuovo Monselice-Torre, denunciati i fatti a referto dell’arbitro di gara, con gli insulti che sarebbero anche proseguiti dopo la partita. L’arbitro, inoltre, aveva anche sospeso la partita. Il guardalinee, lasciando lo stadio con la sua auto, veniva continuamente offeso, anche al termine del match. Sono stati individuati gli uomini malintenzionati, anche grazie alla testimonianza dei presenti. Un 65enne originario di Ferrara e un tifoso del Monselice di 79 anni che avevano, a quanto pare, erano già ben noti per esperienze di tale tipo e individuati già in passato.

No al razzismo, sanzionati due individui dopo gli insulti all'arbitro
No al razzismo – Calciomercatoweb (La Presse)

La sanzione esemplare sull’episodio di razzismo

Dal questore di Padova è stato emesso il Daspo, con la misura della durata di cinque anni che vieta agli individuati di poter seguire ogni tipo di manifestazione sportiva in campo Nazionale. Oltretutto, chi ha subìto il Daspo, è stato anche segnalato per il reato di propaganda e istigazione a delinquere sulla discriminazione razzista, il tutto aggravato dal fatto che tale comportamento, si sia svolto durante una manifestazione sportiva.

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